AS ROMA NEWS VENEZIA JURIC – Ivan Juric, allenatore della Roma, ha rilasciato alcune dichiarazioni dopo la vittoria dei giallorossi per 2-1 contro il Venezia. Queste le sue parole:
JURIC A DAZN
I cambi hanno cambiato la partita.
“Nel secondo tempo abbiamo giocato meglio, eravamo più freschi e abbiamo alzato il ritmo. Giovedì abbiamo fatto una partita di un’intensità pazzesca, ci sta che qualcuno sia stato un po’ sotto di ritmo”.
La soddisfazione più grande è il gol di Pisilli?
“Abbiamo 4/5 giovani con cui si può lavorare bene. Hanno entusiasmo, talento e gamba, hanno un’energia pazzesca. Bisogna essere lucidi nelle scelte ma sono belli, puri e mi piacciono molto. Pisilli, Baldanzi, Soulé e Koné sono gente giusta”.
La voglia di essere offensivi ti ha ripagato.
“Siamo passati a 4 e ci siamo trovati molto bene. Ci aprivamo a 3 con un centrocampista in mezzo per creare superiorità. Quelli che sono entrati dalla panchina hanno dato una grande mano. Qualcuno ha avuto un calo di rendimento ma è molto comprensibile dopo la gara con l’Athletic”.
Dopo l’Athletic ha detto che alla squadra mancava un po’ di voglia di vincere: ora a che punto siamo? E nel processo di crescita?
“Non ho detto questo, sono rimasto molto contento di quella partita. Succede prendere gol su piazzato, ma non è mai mancata voglia di vincere. La vedo ogni giorno e oggi l’hanno dimostrata di nuovo. Il gruppo lavora tanto e vuole crescere, sono molto fiducioso per il futuro”.
In cosa dovete migliorare?
“In tante cose. Abbiamo fatto due partite ottime contro Udinese e Athletic, oggi il secondo tempo molto bene. Dobbiamo migliorare nelle coperture preventive e nel controllo, ma il merito è anche del Venezia che gioca un bel calcio”.
JURIC IN CONFERENZA STAMPA
Visto che i cambi hanno determinato la svolta della partita e un cambio di modulo, perché non ha fatto sostituzioni ad inizio ripresa?
“Non so che rispondere, non ho una risposta. Mi sembra offensiva”.
3 partite in 7 giorni, quale aspetto le è piaciuto di più e cosa c’è ancora da registrare?
“Abbiamo fatto una partita con l’Athletic di un’intensità pazzesca contro una squadra che ha intensità. Ho visto, soprattutto nel primo tempo, qualche giocatore che ha un po’ rallentato, è umano e normale. Ho visto anche altri giocatori che riescono a mantenere questo ritmo. Nel secondo tempo mettendo gente fresca, con gamba e con spirito incredibile abbiamo ribaltato la gara alla grande, cambiando anche modulo. Abbiamo fatto cose giusto. Nel primo tempo abbiamo giocato in modo lento, bisogna fare meglio le coperture preventive, serve essere più attenti e accesi”.
Pisilli sembra avere 30 anni come personalità, cosa le piace di più? Le ricorda un suo giocatore del passato?
“È un ragazzo che si allena in modo pazzesco, va sempre oltre e vuole sempre fare di più di quello che chiediamo. Ha questa felicità di giocare, ha un margine di miglioramento pazzesco. Mi piace tanto. Vorrei anche sottolineare Paredes, la vecchia guardia come Cristante che ha giocato tre partite di fila ad un livello altissimo. È un gruppo che mi piace tanto, come affronta la giornata e come lavora. Hanno fatto benissimo nelle due partite precedenti, in questa ci sono state difficoltà ma hanno tirato fuori cuore, non hanno mai mollato soffrendo. Negli ultimi 30-40 minuti abbiamo giocato veramente bene”.
Come valuta Soulé?
“Ho grandissima fiducia in questo ragazzo. È chiaro quanto è stato pagato, ha fatto un anno a Frosinone, non si può aspettare che diventi subito Dybala. Ma come Pisilli, Koné e Baldanzi, ha mentalità, vuole migliorarsi, lavora su tutti i particolari e sono convinto che con il tempo dimostrerà tutto il suo valore. Ho piena fiducia in tutti”.
Questa squadra sembra dipendere dalla qualità di Dybala: come si può sganciare?
“Dybala è speciale, lo conosco dai tempi del Palermo. Per migliorare la Roma quando non c’è Dybala bisogna migliorare nel gioco e nelle linee di passaggio. Quando c’è Dybala invece in alcuni momenti bisogna lasciar fare a lui, è di un livello impressionante e riesce a far giocare la squadra. Non gli dici di stare di qua o di là, lo lasci fare perché lui sa cosa fare con logica. Con altri invece bisogna lavorare molto sulle posizioni del corpo. Dobbiamo abituarci sia quando non c’è Dybala sia quando c’è. Possiamo migliorare molto nel gioco e nei passaggi, nelle prime due partite abbiamo fatto molto bene mentre oggi un po’ di meno. C’è comunque tutto per fare bene”.
Come sta Dybala?
“Sta bene, ma è troppo importante e se c’è il minimo dubbio che può succedergli qualcosa non lo utilizziamo. Tutti gli esami sono a posto, non rischiamo nulla, il campionato è lungo e insieme a lui abbiamo deciso così. È un ragazzo onesto e con un grande livello di umanità”,
Il Venezia ha fatto un’ottima partita. Cosa è mancato alla Roma?
“Nel primo tempo avevamo un possesso lento, senza accelerazioni. Perdevamo palla e loro ripartivano forti, con Oristanio, con gente di gamba. Vedendo tutte le loro gare, hanno sempre fatto grandi prestazioni. Io ho un debole per Di Francesco, anche lo scorso anno ha fatto vedere un calcio bellissimo nonostante la retrocessione. Sapevo che sarebbe stata difficile, mi aspettavo di più dalle coperture preventive, non dovevamo concedere quei contropiedi”.
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