A pochi giorni dalla sfida tra Roma e Sampdoria, il doppio ex Marco Lanna è intervenuto ai microfoni di Rete Sport per analizzare il match in programma all’Olimpico domenica 11 settembre. Queste le sue dichiarazioni:
Un editoriale su Roma-Sampdoria di domenica?
La Samp è una squadra in cui c’è da valutare questo nuovo arrivo, Praet. Ne parlano tutti benissimo, ma bisogna capire dove posizionarlo. Mi sembra una squadra che è stata cambiata tanto, ma ha già fatto vedere un’ottima organizzazione. Muriel si è ritrovato, questa può essere un’arma in più per la Samp. È una squadra che ha capacità tecniche in attacco notevoli, può mettere in difficoltà chiunque. Dietro potrebbe esserci qualche cambio, ma Giampaolo ha già fatto un ottimo lavoro. La Roma è una squadra che può competere con la Juve se ritrova la continuità della seconda parte della scorsa stagione. Quest’anno ha avuto qualche problema in più, ma dovrebbe essere nelle prime posizioni senza problemi. L’addio di Pjanic è stato importante, Spalletti dovrà lavorare molto, ma ha ritrovato Strootman che può fare un ottimo campionato. La Roma deve trovare la continuità ma anche la tranquillità. Anche queste espulsioni devono finire. Devono capire che sono una squadra forte che può vincere col bel gioco. Bisogna ritrovare la continuità del campionato scorso.
Segui la Roma?
La seguo per il piacere di seguirla perché ci sono affezionato e perché mi piace il bel calcio, e la Roma quando vuole è una squadra piacevole da vedere. Ha giocatori di grandissimo talento. È una delle squadre che mi piace vedere.
Il punto debole della Roma?
Secondo me l’equilibrio. Nella fase difensiva devono ancora trovare l’assetto giusto. Una volta messo a posto questo, la Roma potrà stare tranquilla. Quella con il Cagliari è una partita che le grandi squadre devono gestire e addormentare, devono portarla a casa con i denti. Bisogna tirar fuori degli attributi che la Roma deve ancora imparare.
Un ricordo dell’anno con Carlos Bianchi?
Mi ricordo che all’inizio per parlare con Candela gli faceva i fischi, i movimenti con le mani, ma non riusciva a comunicarci, non c’era verso! Ogni volta che provava a parlare con Vincent era una scena ridicola! Erano veramente momenti simpatici, nonostante l’avventura con Carlos Bianchi non sia stata così simpatica visto che non siamo andati bene. Non so se noi o lui non ci siamo adattati, per cui la storia è finita presto. Se andiamo a vedere il suo palmares è indiscutibile. Probabilmente non gli è stato dato il tempo per lavorare con serenità. Roma è una piazza difficile, se non hai risultati subito è facile che l’allenatore sia il primo a saltare. Comunque se lo ricordano tutti, nel bene e nel male. La scommessa Bianchi era una scommessa che in quel momento ci poteva stare, in Argentina ha vinto tutto quello che c’era da vincere. Purtroppo a Roma è andata male, è stata un’avventura breve. Roma è una piazza complessa che trita un po’ tutti.
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