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Lazio, Baroni: “La Roma è la squadra migliore del campionato. Derby straordinario, i tifosi ci aiuteranno”

AS ROMA NEWS DERBY LAZIO BARONI – Marco Baroni, allenatore della Lazio, è intervenuto in conferenza stampa per presentare il Derby della Capitale, in programma domani alle ore 20:45 allo Stadio Olimpico e valido per la trentaduesima giornata di Serie A. Queste le sue dichiarazioni alla vigilia del match contro la Roma.
Il poco tempo per pensare al derby è un vantaggio o è un problema a livello di preparazione?
“Non credo che storicamente ci sia un altro derby giocato così ravvicinato dopo una partita di coppa, questo non cambia nulla. Il derby si può giocare anche dopo un’altra partita, è talmente straordinario che specialmente davanti ai nostri tifosi ci sarà tutta l’energia immaginabile. I nostri tifosi ci aiuteranno”.
Cosa le ha insegnato il derby d’andata? Quanto riuscirete a cambiare l’esito dell’andata giovedì prossimo?
“Ho detto dopo il Bodo che vedremo un’altra partita al ritorno, è chiaro che alcune condizioni erano sicuramente sfavorevoli per noi, a partire dal freddo fino ad arrivare al terreno di gioco. Basti vedere le scivolate di Vecino sui gol, sarà un’altra partita e siamo convinti di avere tutte le chance per passare il turno. Il derby sarà una partita diversa, servirà vigore e sono convinto che la squadra avrà tutte le energie necessarie per affrontare questa gara”.
Come ha trovato la squadra al ritorno da Bodo? Belahyane può giocare?
“Reda sta crescendo, è stato preso perché conoscevamo le sue qualità e sicuramente sarà della partita. La squadra è consapevole della gara che ci aspetta, questa è la cosa più importante. Oggi ci alleniamo e rimarremo qui a Formello per preparare al meglio la gara”.
Quanto servirà ritrovare la coppia Dia-Castellanos?
“È chiaro che sono due giocatori che avevano trovato la capacità di integrarsi alla perfezione. Taty è stato fuori a lungo, sta rientrando e deve stare sereno. Deve dare tutto quello che ha senza pensare ai 90 minuti, quando stai fuori a lungo devi acquisire certezze. Per noi è indispensabile e sono convinto che ci darà una mano importante”.
Si aspetta qualcosa in più dalla squadra in alcuni momenti decisivi?
“Il risultato si fa tutti insieme, non scindo mai questi fattori. La squadra deve avere un’identità e deve ritrovarsi nella prestazione e nel sacrificio. Questo dobbiamo fare e devo dire che abbiamo sempre centrato le prestazioni, poi in alcuni momenti il risultato non è stato favorevole. Ricordo sempre ai ragazzi di cercare la prestazione, quello ci porta poi a ottenere un risultato importante”.
Per ottenere una prestazione importante la Lazio deve andare sempre a 200 all’ora?
“Noi abbiamo un’identità, sicuramente non siamo una squadra conservativa. Dobbiamo spendere tutto e questo si può fare in ogni partita, non deve esserci un retaggio mentale di conservare. Qualche volta non ti riesce per meriti degli avversari, ma la squadra non deve mai perdere la fiducia e la consapevolezza”.
Ha mai pensato di inserire un centrocampista in più per dare più equilibrio?
“La squadra ha trovato l’equilibrio con il 4-2-3-1, io vado sempre alla ricerca della miglior condizione dei giocatori. Per molto tempo ci sono mancati centrocampisti come Vecino e Dele Bashiru, gli altri sono mediani puri. Guendouzi e Rovella stanno facendo un campionato straordinario da mediani, quando giochiamo 4-2-3-1 il vertice può essere più offensivo o un centrocampista, ma non deve cambiare l’atteggiamento”.
Quanto la fa arrabbiare subire gol nei primi minuti dei tempi? Sta pensando di inserire Gigot per tamponare Dovbyk?
“Non può essere solo un giocatore ad arginare Dovbyk, tutta la squadra si dovrà spendere nelle due fasi. Quando le cose avvengono non sono mai casuali, la particolarità della partita di giovedì è veramente complessa. Non voglio tornare ad analizzare certe situazioni perché potrebbero risultare degli alibi, niente alibi perché ti indeboliscono. Testa a questa partita, poi penseremo al ritorno”.
La distanza tra difesa e centrocampo è un rischio calcolato?
“Ho sempre cercato di mantenere la squadra più alta possibile, penso sia la miglior soluzione per una squadra così offensiva. Questo qualche volta ti espone a questo tipo di pallone giocato tra le linee, ma la squadra da questo punto di vista sta bene e lo dimostra la prestazione di Bergamo. La squadra sa cosa fare in certe situazioni, poi ci sono gli avversari e il Bodo ha fatto una prestazione fisica pazzesca. Devi sapere gestire certe variabili, ma ho grande fiducia nella squadra”.
Si sente sfavorito? Aver perso tanti punti rispetto alla Roma è un pensiero per voi?
“Se faccio un’analisi nelle ultime 15 partite la Roma ha sei punti in più dell’Inter e ha la miglior difesa e il miglior attacco. In questo momento sono i più bravi di tutti, ma noi saremo lì pronti con la determinazione per batterli”.
Un rischio giocare di rimessa? Può essere meglio sentire il peso delle ferite?
“L’entusiasmo non deve mai mancare. Ma dobbiamo sentire il dolore fisico quando perdiamo. Il calcio dà subito un’altra grande occasione, si giocherà in casa e servirà tutta la voglia di batterci come leoni davanti alla nostra gente. Io quest’anno non l’ho mai detto, qualche altro allenatore lo ripete spesso. Quando si gioca così tanto e su tre fronti è chiaro che le energie poi debbano essere modulate. Ci sono giocatori che sono in un percorso di crescita e non erano abituati. Diventa una gestione del fisico e delle energie nervose. La Lazio è dentro il percorso di crescita e non vogliamo mollare nemmeno un millimetro”.
Il ritorno di Castellanos può condizionare in positivo il rendimento del trequartista? Cosa pensa della nuova indagine e del problema scommesse?
“Su questo ultimo argomento non voglio entrare perché preferisco non parlarne, è una cosa assurda e non l’ho nemmeno mai contemplata, né nel mio pensiero né in quello dei miei calciatori. In questo momento dovrei tessere degli elogi a Castellanos, io ho sempre parlato di chi non c’era. Credo che Dia quando ha giocato come a Bergamo ha fatto una buona partita, ma così come gli altri non è il nostro centravanti titolare. Noi lo rimetteremo dentro domani e dovremo cercare di rimetterlo dentro con calma e semplicità, senza strafare. Mi aspetto questa prestazione da Taty”.
C’è un messaggio particolare che ha trasmesso alla squadra in questi giorni?
“Siamo entrati nel momento decisivo della stagione, ma lo abbiamo fatto con un percorso e dobbiamo lavorare per migliorarci ogni giorno e ogni momento, anche nelle partite che non vinci. Tutto ti aiuta a crescere, la cosa più bella è giocarsi queste partita qua e sentire l’importanza delle partite che giochi”.
Quale può essere l’asso nella manica per spingere la squadra a raggiungere il risultato domani?
“Noi dovremo sentire i tifosi che vanno al lavoro, i bambini che vanno a scuola e portano la loro fede. Sentire i sacrifici della gente, questo è il riassunto del derby. Sentire quello che si avverte sugli spalti e sulla quotidianità dei tifosi e della città. Questo è quello che dovrà sentire la squadra”
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