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Lazio, Lotito contro l’abolizione delle multiproprietà: “Scelta illogica, svenduta la Salernitana”

ULTIME NOTIZIE LAZIO LOTITO – Il presidente della Lazio e senatore della Repubblica, Claudio Lotito, è tornato a parlare di multiproprietà e del caso Salernitana, sollevando critiche e riflessioni sull’attuale gestione del sistema calcistico italiano. Intervenuto durante il Corso da Team Manager organizzato dall’Associazione Sportiva Luiss, Lotito ha espresso la propria posizione in merito alla decisione di vietare le multiproprietà, che fino a qualche anno fa erano consentite anche nei campionati professionistici italiani.
“Quando io ho proposto le multiproprietà, lo feci con una logica. Oggi tutti parlano di seconde squadre, ma queste coltivano solo un interesse sportivo: valorizzare i giovani per portarli nella prima squadra. Questo ha senso dal punto di vista tecnico, ma non economico”, ha dichiarato Lotito.
Il riferimento diretto è alla sua esperienza con la Salernitana, che aveva acquisito nel 2011 portandola dall’Eccellenza fino alla Serie A, prima di essere costretto a venderla per l’incompatibilità con la proprietà della Lazio, anch’essa in Serie A.
“Quando investii 12-13 anni fa nella Salernitana, la presi in Eccellenza. Poi mi hanno obbligato a vendere, stabilendo un prezzo imposto. È stata svenduta a 10 milioni di euro. L’ultimo giorno utile, il 31 dicembre, a mezzanotte meno un minuto, da qualcuno che era a Dubai… Pensateci: uno compra un club a Capodanno, all’ultimo secondo.”
Un’aneddoto che Lotito ha raccontato con ironia, ma che sottolinea tutta la sua contrarietà all’eliminazione delle multiproprietà, considerata una scelta politica “poco lungimirante” che ha penalizzato investimenti e sviluppo in ottica economica, oltre che sportiva.
La sua posizione riapre il dibattito su un modello che potrebbe offrire maggiore sostenibilità e crescita per i club minori, fornendo al contempo risorse preziose alle squadre di vertice. Ma le regole attuali non lo permettono più. E Lotito non le manda a dire.
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