Maurizio Sarri

AS ROMA NEWS DERBY LAZIO SARRI – Maurizio Sarri, allenatore della Lazio, ha commentato la vittoria nel derby contro la Roma dei biancocelesti per 1-0 grazie al gol di Zaccagni. Queste le sue dichiarazioni:

SARRI A DAZN

Grandi emozioni questo derby.
“È sempre una partita molto particolare, non è come le altre. Vincere dà grande soddisfazione, anche per il popolo laziale. È importante anche per quello”.

Questa è un grande stagione.
“Stiamo facendo bene, mancano ancora due mesi e mezzo e dobbiamo continuare così fino alla fine”.

Lei sta entrando nella storia della Lazio.
“Paragonarsi a Maestrelli sarebbe eccessivo, io voglio entrare nel cuore dei laziali continuando a fare risultati”.

Ha rivisto qualche fantasma dei cali di attenzione dopo il gol del momentaneo pareggio della Roma? Zaccagni e Casale sono da nazionale?
“I cali di attenzione sono venuti fuori in Europa, in campionato sembra che abbiamo trovato equilibrio. Sono due giocatori forti, ma se non li convocano sono anche contento. Hanno sempre giocato, ora potranno staccare. Negli ultimi due mesi e mezzo non ci siamo mai allenato individualmente. Un po’ di allenamento e di pausa farà bene a loro”.

Romagnoli?
“Penso che sia nato per giocare secondo la mia filosofia. Tatticamente è molto evoluto, si applica e giocando così ne ha tratto giovamento”.

Le parole di Mourinho vi hanno infastidito?
“Sinceramente non so neanche cosa abbia detto, non mi metto a leggere queste cose. Abbiamo visto molto filmati della Roma, di situazioni di gioco ed extra gioco”.

Provedel?
“Non aveva più la febbre prima di pranzo, quindi ha giocato”.

Cosa succederà alla Lazio da questo momento?
“Dobbiamo dare il 100%, la storia della Champions è esagerata, anche il presidente ha detto di provarci ma non è un obiettivo infallibile. Noi ci stiamo provando, ma sulla carta ci sono squadre più attrezzate di noi. Vediamo se riusciamo a farlo rimanere solamente sulla carta”.

SARRI IN CONFERENZA STAMPA

“Se qualcuno pensa di potersi abituare al derby sbaglia. Più stai in un ambiente e più lo senti. Ho giocato in tutti gli stadi più importanti del mondo e ho sempre dormito la notte prima, ieri ho fatto fatica. Emozione unica, sono contento per i tifosi. Oggi lo stadio era uno spettacolo. Sono contento per i punti ma più che altro per loro”.

Mourinho ha detto che non c’è un’altra coppa europea per la Lazio. Non ci sarà neanche un terzo derby…
“Lascialo fare Mourinho, lui è così. Quasi sempre mi è simpatico. Non c’è niente da rispondergli. Abbiamo vinto il derby, siamo felicissimi e non vogliamo far polemica. L’espulsione ci ha agevolato, ma i dati dicono che avevamo in mano la partita anche prima. Mi sono raccomandato nell’intervallo di non avere fretta, di fargli correre perché prima o poi il buco per entrare si trovava”.

Sedicesimo clean sheet stagionale, si aspettava un rendimento difensivo simile?
“Sì è un po’ sì. Ero convinto che potevamo fare meglio dell’anno scorso ma non così. Romagnoli per noi è una pedina importantissima, sembra nato proprio per difendere così. È diventata la guida degli altri, sono cresciuti tutti. Voglio spendere una parola per Hysaj: è tra i più criticati, ma in Italia negli ultimi 2 mesi e mezzo è stato uno dei migliori”.

Fuga giusta per la Champions?
“Ci sono ancora diversi gran premi nella montagna, dobbiamo stare attenti. Il calendario nostro sulla carta è difficile, poi le ultime 4-5 lo avranno le altre”.

L’assenza di Mourinho è stato un vantaggio?
“Noi siamo più importante prima che durante. Ti trovi tra 70 mila che urlano e l’unico che ti sente è quello che passa lì davanti”.

Le immagini della Roma extra campo? A cosa si riferiva?
“È un gruppo molto compatto, si alzano tutti per protestare. Ho detto ai miei che questo è il modo loro di stare in campo. Non è nulla di preparato ma sono compatti e noi dovevamo essere bravi a non entrarci dentro. A volte ci siamo riusciti, altre no, infatti siamo usciti con un’espulsione”.

Le altre italiane saranno impegnate nelle coppe. La Lazio giocherà ad armi pare con le altre?
“Preferivo esserci anche io, ma non possiamo tornare indietro e quindi questo può portarci qualche vantaggio. Ma si parla di ipotesi”.

Come ha caricato la squadra?
“Della sconfitta contro l’AZ ho parlato il girono dopo ma ieri e oggi no. Ho solo detto che per noi il derby aveva una valenza doppia: è uno scontro diretto e una stracittadina. È stato un bel martellamento. La testa dei giocatori inconsciamente ha sentito di più gli obiettivi di campionato che quelli europee. A me è successo a Napoli: dopo la sconfitta contro lo Shakhtar mi infuriai, in riunione il giorno dopo uno dei giocatori più esperti mi disse che erano rimasti tutti lì per il campionato”.



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