CALCIOMERCATO AS ROMA – Una stagione difficile, a tratti letteralmente complicata per la Roma che si trova a fare i conti con una squadra definita come un cantiere aperto. Il team sembra non reagire, l’ambiente societario sembra arrancare senza sapere più che pesci prendere. Dopo l’addio a Daniele De Rossi, descritto come il possibile tassello per il rinnovamento, il fallimento sembra costantemente dietro l’angolo.
Nonostante l’arrivo di nuovi volti e ambizioni rinnovate con l’arrivo di mister Claudio Ranieri, la situazione dei Giallorossi è ancora molto problematica. Si cercavano profondità, esperienza e risultati tangibili, e invece sono arrivati segnali disastrosi in Serie A con Napoli, Atalanta, Bologna, Verona e Fiorentina, che sono solo alcune delle più pesanti sconfitte ottenute nelle ultime settimane.
Ma tra i nuovi innesti c’è qualcuno che sta facendo la differenza? Dovbyk, Soulé o Saelemaekers? Cerchiamo di capire di più rispetto a ciò che sta accadendo in casa Roma.
Le alte aspettative: da Ranieri ai nuovi acquisti
Con l’arrivo di Claudio Ranieri ci si aspettava quindi la grande svolta: il tecnico romano ha dovuto affrontare un calendario proibitivo, partite serrate e massimi team rivali tutti in fila. Ed è qui che una Roma già fragile continua a navigare in alto mare, relegata al 15° posto in Serie A. E mentre tifosi ed esperti mantengono alto l’entusiasmo attraverso pronostici sui siti scommesse di NonAAMS.com, viene spontaneo chiedersi come è possibile ricostruire l’animo di un gruppo che sembra aver perso fiducia pur avendo grandi potenzialità. Da Dovbyk a Dybala, da Soulé a Mario Hermoso: ma cos’è che non funziona in questa Roma?
L’attacco che non graffia: si salva solo Dovbyk
Il reparto offensivo è forse la più grande delusione del momento: su 11 gol segnati da parte degli attaccanti abbiamo Dybala ed El Shaarawy a segno con appena 2 reti ciascuno. A seguirli ci sono Soulé, Shomurodov e Baldanzi si sono limitati a un gol a testa. Mentre sembra salvarsi al momento il nuovo acquisto Artem Dovbyk, che è ad oggi una delle poche note positive per la squadra. Ma questo bottino così scarso non è sufficiente per contrastare avversari di piccola o grande portata.
Il caso Dybala tiene sicuramente banco tra i tifosi romanisti, lui che dopo tante voci e incertezze aveva scelto di restare nella Capitale, ma da quel momento sembra essere diventato la brutta copia del campione che era. La sua forza, la sua luce in questa stagione è piuttosto spenta e per il talento argentino sembra impossibile riuscire a prendere per mano la squadra in un momento così delicato. Discorso analogo per Matías Soulé, annunciato come un talento promettente, ma al momento incapace di mantenere le aspettative. C’è ancora metà stagione per cambiare completamente l’approccio e ribaltare il giudizio negativo dei tifosi giallorossi.
Le sfide più difficili in vista della seconda parte della stagione
Tra le tante preoccupazioni ci sono sicuramente gli infortuni ricorrenti del francese Le Fée (e anche dello sfortunato Alexis Saelemaekers) che divide i tifosi, Mats Hummels rilegato in panchina (tornato protagonista contro il Tottenham) e l’amore mai sbocciato con Mario Hermoso (pronto a tornare a Madrid tra le file del Real e non della sua ex squadra, l’Atletico).
Ma anche se il quadro attuale è sconfortante, nulla è ancora (completamente!) perduto. C’è da riconoscere la figura di un tecnico esperto come Ranieri, ma anche alle capacità dei singoli campioni di poter offrire le loro individualità per il bene di una causa comune.
L’obiettivo è salvarsi (e ritrovare il bel gioco di squadra)
I tempi sono maturi per dare inizio a un cambio rotta: sicuramente la squadra è ora chiamata a dimostrare di essere più di una semplice collezione di talenti provenienti da ogni angolo del mondo. Si cercherà di lottare per sfuggire dal 15° posto e tentare di scalare la classifica per una posizione dignitosa che non costringa la Roma a lottare per mantenere un posto in Serie A il prossimo anno. Un obiettivo che sicuramente non le rende merito.
Inoltre ci sono gli occhi puntati sulle competizioni europee dove, per assurdo, la Roma sembra resistere meglio che nelle gare del italiano. In Europa League infatti restano ancora aperti i sogni di gloria, perché del resto sognare è ancora una libertà che nessuno può togliere ai Giallorossi e ai suoi tifosi!
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