Giovanni Malagò

“Non penso che se c’è un proprietario italiano vai meglio. Siccome in molte piazze mi sembra non ci fossero alternative italiane, ben vengano quelle straniere se devono rifinanziare situazioni pregresse e dare sviluppo”. Lo ha detto il presidente del Coni, Giovanni Malagò, a Catania per gli Stati Generali dello Sport in Sicilia.

“Siamo tutti tifosi di calcio di una squadra o di un’altra – ha proseguito Malagò, interpellato sugli sviluppi societari in casa Milan – e penso che tutti vorremmo che il presidente fosse il nostro migliore amico o quello che abita sul tuo stesso pianerottolo, così la sera ti racconta che giocatori ha comprato o ti chiede cosa vorresti fare. E’ chiaro che anche lì servono persone competenti”. Interpellato in particolare sulla situazione della Roma, in mano americana, Malagò ha poi aggiunto: “Magari inizialmente non ha fatto bene, ma se la nuova proprietà ha salvato la società dai problemi che c’erano prima bisogna avere gratitudine”.

“Penso che le squadre italiane si siano rese conto che l’Europa League non è una coppa di serie B, ma una competizione che, anche se meno della Champions, produce degli utili, dei ricavi che sono indispensabili. Oggi c’è la consapevolezza che è una coppa importante, cosa che peraltro all’estero hanno capito da molto tempo”. Questo il commento nel numero uno del Coni sul percorso di Roma, Fiorentina, Sassuolo e Inter in Europa League. “Mi sembra, a prescindere dall’Inter, che stiano facendo le cose per bene. Ma speriamo che anche l’Inter si riprenda.”



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