“E’ una ferita che brucia ancora. Non mi aspettavo dalla Raggi che non ci fosse neanche la possibilita’ di interloquire e di spiegare il progetto”. Così il presidente del Coni Giovanni Malagò, intervenuto nella trasmissione televisiva ‘Faccia a faccia’ su La7, risponde alle domande sulla candidatura di Roma, ormai sfumata, per ospitare le Olimpiadi 2024. “Non era un affare a rischio, perché sono cambiate le regole del gioco. Si trattava di fare opere temporanee e utilizzare gli impianti che c’erano. Per la prima volta il Cio donava e sosteneva un miliardo e settecento milioni di dollari a chi avrebbe vinto la competizione”. Malagò si esprime poi sulla sindaca Virginia Raggi: “Difficile darle la sufficienza, il sindaco deve essere un tecnico, fuori dai partiti politici e che non abbia cambiali da pagare da nessuna parte”.

Una battuta anche sullo stadio della Roma: “Si farà, spero il prima possibile. Quello che è successo nella vicenda del progetto stadio della Roma è la dimostrazione che non abbiamo avuto lo stesso trattamento”.

Infine, il numero uno del Coni è poi espresso sul caso Juve-Ultrà, in particolare sulle dichiarazioni del dg della Federcalcio Michele Uva (che nei giorni scorsi aveva detto che “L’antimafia sta facendo un processo mediatico alla Juventus”). “Michele Uva è una persona che stimo ed è un ottimo manager – le parole di Malagò – Però credo che un dirigente non deve entrare nei giudizi dell’antimafia, perché è un argomento molto delicato”.



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