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Mkhitaryan: “Il ‘colpo dello scorpione’ quando ero allo United il mio gol più bello”

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NOTIZIE AS ROMA MKHITARYAN – Henrikh Mkhitaryan, in un articolo pubblicato sul sito ufficiale del Manchester United, racconta del gesto tecnico dello “scorpione” in una partita del 2016 contro il Sunderland, segnato ai tempi dei Red Devils.

“Per me è sempre stato molto importante essere creativi. In tutta la mia carriera ho sempre amato giocare come numero 10, dietro l’attaccante, perché è un ruolo che mi ha dato la libertà di pensare di più e creare maggiormente durante la partita. Da sempre, nella mia carriera, ogni volta che ho la palla cerco di avere due o tre opzioni a mia disposizione in qualsiasi momento. Una volta che hai queste opzioni, è importante prendere la decisione giusta al momento giusto. Tuttavia, c’è sempre meno tempo per farlo. Il gioco è cambiato parecchio. Succede tutto così velocemente che non hai tempo per pensarci, soprattutto in Premier League perché il ritmo è molto, molto alto”.

“Se pensi per più di un secondo, due o tre giocatori sono su di te – continua l’armeno -. Uno ti sta marcando, un altro sta cercando di intercettare la palla. Quindi devi fare tutto il più velocemente possibile. Qualunque sia la situazione in cui ti trovi, non hai il lusso di pensare troppo, quindi devi cercare di prendere la tua decisione il più velocemente possibile. Questo succede ovunque in campo, sia nella tua metà campo a decidere a quale dei tuoi compagni di squadra dare la palla, sia se sei davanti la porta avversaria e devi concludere a rete”.

Ed ecco il momento dello scorpione al Sunderland: “Come ho detto, mi piace essere creativo e mi piace provare cose nuove. Soprattutto in allenamento, dove puoi provare cose che non ti saresti mai sognato di fare in partita. C’è meno pressione e più tempo. Ma ogni tanto, anche durante le gare, anche quando non hai tempo per pensarci, puoi fare qualcosa di creativo e folle in una frazione di secondo. Mi è successo nel ‘boxing day’ del 2016. Lo United stava battendo il Sunderland 2-0 e lo stadio era già su di giri. Penso che forse i tifosi erano in fermento perché era Natale, la loro squadra stava vincendo, quindi avevano tutti grandi sensazioni. Questo significa che l’Old Trafford era ancor più rumoroso del solito. E ancora di più quando ho segnato per il 3-0, ma non avevo idea di cosa fosse successo. Ricordo che Zlatan aveva la palla sulla destra e l’ha crossata in area. Se mi avesse messo la palla davanti, avrei potuto avere tempo per pensare, per controllare la palla, per aspettare e decidere cosa fare. Il cross invece era dietro di me. Non avevo tempo per pensare o decidere cosa fare con quella palla. C’era solo un’opzione per me. Provare a segnare con il tacco”.

Poi le sue impressioni subito dopo il gesto: “Quando la palla è andata in rete, non mi sono nemmeno reso conto di che tipo di gol avevo segnato. Sapevo solo di aver segnato perché la palla era in porta. In quel momento era molto difficile realizzare come fosse successo, come fosse arrivata la palla, quindi è stato un gol inaspettato per me. Lo stadio era in festa, i miei compagni di squadra mi dicevano cose, gridavano e ridevano, ma non riuscivo a capire cosa stavano dicendo perché ero sotto shock. E’ quando sono tornato a casa e ho iniziato a guardare il gol su YouTube che ho capito cosa avevo fatto. Wow! Tutti hanno parlato subito del gol di scorpione. Tutti scherzavano sul fatto che Zlatan mi avesse insegnato a segnare quel tipo di gol, perché è il re dei gol con il tacco. Anche se ha mi ha servito l’assist, in realtà penso che fosse molto geloso di non averlo segnato. (Sto solo scherzando, Zlatan!)”.

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“Più guardavo il gol – continua a raccontare il calciatore ora in giallorosso – più ero scioccato. Quei gol non si segnano spesso… Ero molto orgoglioso. È stato sicuramente il miglior gol della mia carriera fino ad ora ed è stato un piacere per me segnarlo per il Manchester United all’Old Trafford. A Manchester sono passati giocatori fantastici che hanno vinto grandi trofei, e anche molti bei gol, ma il mio era uno di quelli che mancavano in quello stadio. È stato divertente che una settimana dopo Giroud abbia segnato un gol simile per l’Arsenal. Non l’ho visto in quel momento perché eravamo sul treno per andare a giocare contro il West Ham, ma non dirò che il mio era migliore del suo o il suo era migliore del mio perché erano posture diverse, diversi cross, diversi colpi di tacco. Forse l’ho ispirato, ma quando sono passato all’Arsenal non ne abbiamo parlato. Non stavamo cercando di combattere o discutere di chi fosse il migliore, perché questi gol sono la bellezza della Premier League. Rendono il gioco più bello”.

Alla fine conclude: “Da allora non ho più segnato un gol di scorpione, nemmeno in allenamento. Non ancora, comunque. Spero nei prossimi anni di poter avere l’opportunità di riprovarci e se ci riuscirò sarà fantastico. Altrimenti, so di averne già segnato uno. Certo, sono passato all’Arsenal dallo United e sono tornato all’Old Trafford due volte come avversario. È stato un po’ strano nella mia prima partita quando ho segnato contro di loro, non molto tempo dopo aver lasciato il club. È stata solo la seconda volta nella mia carriera in cui ho segnato contro una mia ex squadra, l’avevo già fatto una volta in Ucraina, e non ho festeggiato nessuna delle due volte. Non sono il tipo di ragazzo che festeggerà contro il suo ex club perché mi sono divertito molto lì, un ottimo periodo a Manchester. Ho vinto tre trofei in pochissimo tempo, quindi sono molto grato a tutti nel club, ai tifosi, ai giocatori e allo staff. Posso dire che se segnerò di nuovo contro lo United in futuro, terrò sempre sotto controllo le mie emozioni e non festeggerò. Anche se sarà un gol di scorpione!”.

FOTO: Credits by Shutterstock.com

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