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Monchi: “Alisson rimane. Avevamo necessità di vendere Salah entro il 30 giugno”

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Il direttore sportivo della Roma, Monchi, ieri ha parlato a lungo con la stampa estera, affrontando a 360 gradi tutto il mondo giallorosso. Il diesse è partito dalla sfida di Champions League contro il Barcellona: “Con la testa sarà sfida difficile, loro sono forse la miglior squadra del mondo. E hanno più possibilità di noi. Se parlo con il cuore penso che ce la possiamo fare. Guardo calciatori e staff e vedo qualcosa di diverso fino a ciò che vedevo qualche settimana fa”.

I tifosi, oltre che al Barcellona, pensano però già al mercato dell’estate: “Finora non abbiamo venduto nessuno e non abbiamo ricevuto offerte. L’obbligo di un d.s. è ascoltare tutti. In questo momento però – ha aggiunto Monchi – dobbiamo fare meno e parlare di più”. Capitolo mercato estivo, Monchi ha parlato di Patrik Schick: “Sappiamo che è un calciatore ancora giovane e ha bisogno di un percorso, ma la qualità ce l’ha. Magari quando arriverà a 40 milioni come valutazione tutti saremo più convinti che li vale. Anche lui non è convinto ancora. Dani Alves è stato un anno e mezzo un giocatore normale, e i tifosi non erano contenti. Poi è diventato importante. C’è una parola molto importante: adattamento”. Per Monchi, poi, baby Kluivert non si adatterebbe bene alla Premier: “Forse al City, ma non è fisicamente forte, anche se tecnicamente è fortissimo. Sembra più un giocatore per Spagna o Italia”.

Monchi ha parlato anche di Under: “Dove può arrivare non lo so, ha qualità e testa e ha la voglia di fare cose importanti. Queste tre cose sono fondamentali. Se diventerà un giocatore importante o per club più grandi non lo so. Alisson? Se penso ad un futuro di Alisson alla Roma per trenta anni dico di no, se invece penso ad un futuro di una settimana dico di sì o se mi chiedete per il prossimo anno dico di sì. Noi non abbiamo la necessità di venderlo”. Riguardo la cessione di Salah: “Su Momo ci sono due cose importanti da capire. Primo: la cessione fatta prima dell’effetto Neymar che ha rivoluzionato il mercato. Ma soprattutto è importante sapere che noi avevamo necessità vendere Salah prima del 30 giugno. Con queste due condizioni penso che abbiamo fatto una vendita importante, altrimenti diventa che io e Baldissoni siamo scemi”.



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