FIORENTINA ROMA MONCHI – Monchi, direttore sportivo della Roma, ha rilasciato alcune dichiarazioni al termine della partita contro la Fiorentina finita 1-1.
MONCHI A SKY
Soddisfatto di tutto? Cosa l’ha convinta di più?
Praticamente niente. Noi siamo stati più vicini a quello che tutti pensano possiamo essere. Abbiamo meritato di più di quello che dice il risultato, ma c’è stata una giocata che ha cambiato la partita. Mi dispiace, perché da 18 mesi che sono qui mai ho parlato dell’arbitro. Lui non è responsabile di niente, perché dal campo è difficile. Però anche l’anno scorso avevamo avuto un’occasione in cui potevamo essere favoriti dal Var come oggi.
E’ stata una decisione così determinante per il risultato?
Eh, è finita 1-1. Tutti dicono che non c’era per niente questo rigore. Dobbiamo riflettere, perché la Roma nel calcio italiano è forse la squadra che sta più zitta. Non parliamo mai, anche con la Spal abbiamo avuto un rigore così così, anche a Napoli c’era stato un episodio così così su Edin.
Come mai oggi è intervenuto?
Sono tante cose, l’arbitro è l’ultimo responsabile ma c’è un uomo (Orsato, ndr) che è sempre protagonista di una situazione simile l’anno scorso in casa con l’Inter con il rigore su Perotti. Quindi è l’unico a cui domando certezza e giustizia. Nessuno lo fa apposta e sono convinto di questo, ma chiedo rispetto agli arbitri. La Roma non può essere sempre quella che sta zitta e non parla mai. Se dobbiamo parlare parliamo come sappiamo, ma non è la strada giusta. La strada è che si deve usare il Var, di cui sono un grandissimo sostenitore.
Sul Var
Io posso capire tutto, ma il Var entra in gioco quando c’è un errore grave. Io più guardo l’episodio più mi arrabbio. Possiamo dire che è una situazione da Var perché c’è un errore grave. L’arbitro è l’ultimo responsabile, ci sono tante sensazioni in campo mentre chi sta seduto su una sedia deve far venire a guardare l’arbitro. Nel calcio in tanti lavoriamo molte ore, per la nostra squadra, il nostro orgoglio e i nostri tifosi.
MONCHI A ROMA TV
Il rigore ha cambiato la partita?
Sì, non parlo mai di quello che non riguarda il campo, ma oggi è successo qualcosa che ha cambiato la partita. Restiamo sempre zitti, ma ci sono stati episodi così così come il rigore a Empoli che non ha avuto importanza, poi il rigore così così con la Spal, e quello di Napoli che è finito con un giallo per noi. Prima di tutto voglio dire che l’arbitro è l’ultimo responsabile e può sbagliare come tutti. Adesso abbiamo la possibilità di aiutarlo e non è stato utilizzata. Purtroppo il protagonista è lo stesso di Inter e Sampdoria. Va fatto un uso giusto del Var.
Si riferisce a Orsato?
Sì ma non voglio caricare tutto su di lui. E’ una situazione strana da gestire.
Il momento?
Non stiamo andando bene. Al di là del rigore, dobbiamo pensare a noi stessi. Oggi siamo stati vicini a quello che dovremmo essere, non dobbiamo guardare la classifica. Oggi dobbiamo prendere le cose positive e ripartire. Serve fiducia e personalità. I due risultati con Napoli e Fiorentina non sono positivi ma sono due squadre fortissime in casa. Non sono contento, ma ci sono situazioni che aiutano a essere più positivi.
I problemi sono i punti persi con le piccole.
Sono d’accordo, non abbiamo più spazio per errori. Il pareggio non può essere positivo.
Come si esce fuori da questi momenti?
Ho vissuto situazioni più difficili di questa e siamo sempre ripartiti. E’ una situazione brutta, dobbiamo prendere quello che ci ha portato fino qua e dobbiamo andare avanti. Ora dobbiamo vincere in Champions per prendere fiducia e personalità. Senza essere contenti dei risultati, possiamo essere però un po’ più fiduciosi.
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