Ramon Rodriguez Verdejo “Monchi“, ex direttore sportivo del Siviglia e principale candidato a rivestire lo stesso ruolo nella Roma, è intervenuto ieri ai microfoni della trasmissione radiofonica “El Larguero” su Cadena Ser per parlare del suo futuro.
“Ieri ero triste perché la mia squadra non ha vinto. Ma potete chiamarmi ancora come ds del Siviglia, in questa fase sono ancora a disposizione del club. Quando lascerò definitivamente il Siviglia? Tra 15-20 giorni o tra un mese, tutto può essere. Non andrò in un’altra squadra spagnola, non ce la faccio, perché sono tifoso del Sivliga e mi vedo solo all’estero”
A proposito della proposta della Roma, Monchi si esprime: “Il club giallorosso è la squadra che ha più puntato su di me, mi hanno aspettato ma ho altre offerte anche da Francia e Inghilterra, anche se non sono concrete come quella della Roma. Ho ascoltato quello che avevano da dirmi e ho spiegato loro il mio metodo di lavoro. Il progetto della Roma mi piace. Non credo che la mia carriera da direttore sportivo dipenderà dalla risposta che darò alla Roma… o alla mia prossima squadra. Non ci vorrà molto prima che comunichi la mia decisione”.
“A Roma ci sono già stato, a visitarla ovviamente, tempo fa. È una bellissima città, manco da un po’… L’ultima volta che sono stato a Roma ci hanno fatto 6 gol (riferimento all’amichevole Roma-Siviglia dell’agosto 2015, terminata 6-4, ndr)”.
Interpellato poi sulla possibilità di una permanenza in rosa di Francesco Totti per un’altra stagione, Monchi si è limitato a sorridere.
“Lavoro in grande autonomia a livello di negoziazione – prosegue Monchi – La filosofia del Real Madrid non si avvicina alla mia. Dani Alves è stato il mio acquisto perfetto. Inoltre sono stato vicinissimo a Marcelo e Van Persie. L’acquisto più ‘faticoso’? Quello di Gameiro dal PSG”.
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