Monchi, direttore sportivo della Roma, ha rilasciato alcune dichiarazioni a pochi minuti dall’inizio del match contro il Liverpool.
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La squadra è consapevole?
Non è facile, siamo in un momento complicato da gestire. Dobbiamo avere l’equilibrio per non fare cose di cui non saremo poi contenti. Sono 180 minuti, sarà importante l’atteggiamento. Oggi diventa una partita da giocare molto concentrati.
Under la risposta a Salah?
Non è giusto paragonare i due. Salah è già un giocare fatto. Non è una sfida tra loro due ma tra Roma e Liverpool. Dobbiamo lavorare di collettivo, come fatto contro il Barcellona.
Pochi minuti fa è andato a caricare i tifosi sotto il settore ospiti. Come ha fatto a instaurare questo rapporto?
E’ il mio modo di contribuire, sono un ds particolare. Mi piace caricare la gente, ne beneficia la squadra. Vedere tutti questi tifosi qua è bellissimo. Meritano la nostra attenzione.
All’inizio la sua avventura non è stata rose e fiori. Il tempo l’ha ripagata.
Quando sono arrivato ho dovuto prendere decisioni difficili, ma fa parte del mio lavoro. Ho sicuramente sbagliato qualcosa, ho dovuto cercare il Monchi di cui la Roma aveva bisogno. Resta quello che uno fa ogni giorno, manca ancora tanto ma con il tempo possiamo diventare una squadra con più mentalità e più vicina al successo. E’ il mio sogno e il mio lavoro.
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“Dopo 34 anni la Roma torna a giocare una semifinale. La prima cosa che mi viene in mente sono i momenti che ho vissuto nella bellissima notte dell’Olimpico. Mi ricordo soprattutto la gioia dei tifosi, questo ripaga il lavoro svolto nel corso dell’anno. È una sfida molto bella quella tra Klopp e Di Francesco, sono due allenatori giovani e moderni con le idee molto chiare e uno stile di gioco molto definito. Credo sia una piccola sfida all’interno di una grande sfida”.
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