NOTIZIE AS ROMA MONCHIMonchi, direttore sportivo della Roma, ha rilasciato alcune dichiarazioni al termine della sfida persa dai giallorossi contro il Real Madrid.

MONCHI A ROMA TV

Si poteva fare di più?
Si può sempre fare di più. Nel primo tempo è mancato qualcosa, voglio restare con quello che abbiamo fatto nella ripresa. Ripartiamo da lì, la squadra era più cattiva e aveva più fiducia. Servono dei punti, dobbiamo continuare a lavorare per trovare cose che fino ad oggi non stiamo facendo bene. Forse la miglior Roma dello scorso anno avrebbe perso stasera, abbiamo giocato contro la squadra più forte del mondo. Mi è piaciuta di più la Roma del secondo tempo e questo deve servire per guardare il futuro con ottimismo.

Cosa serve per ritrovare certezze?
Ci vuole sì una vittoria, ma bisogna cambiare qualcosa. Oggi qualcosa di meglio l’abbiamo visto, quindi prendiamo quello che abbiamo fatto di buono contro una grandissima squadra. Bisogna lavorare e prendere fiducia, ma per me c’è un calo mentale che a volte non ci lascia essere noi stessi.

Prestazione importante nonostate il risultato negativo?
Penso di sì, qualcosa di meglio lo abbiamo trovato rispetto a quanto avevamo fatto fino ad oggi. C’è qualcosa da cui ricominciare, da cui ritrovare la strada per andare avanti e lottare per quello per cui è fatta questa squadra. La partita oggi non era facile, ma penso che abbiamo fatto qualcosa di buono e dobbiamo prendercelo. Non possiamo sempre guardare indietro, dobbiamo guardare avanti perché lo merita la società, i tifosi e i giocatori che vogliono cambiare questo momento.

I miglioramenti sono stati a livello di testa o grazie ai cambi?
Se non c’è la testa non funzionano neanche i cambi. Nel calcio è importante tutto, ma la testa lo è di più. E’ quella che decide tutto e come farlo. Il cambio del secondo tempo è stato nella testa.

Come si può intervenire?
Ora stando vicini alla squadra e portando fiducia, che è fondamentale nel calcio e nella vita. Oggi dobbiamo aiutarli, sono convinto che hanno bisogno di noi e di tutti. Dobbiamo stare tutti insieme e andare avanti uno al fianco dell’altro.


MONCHI IN ZONA MISTA

Cosa resta dopo questa partita?
La solita risposta sarebbe che manca sempre una vittoria per trovare fiducia. La risposta da professionista è che c’è da lavorare. Nel momento di dubbio che abbiamo adesso non possiamo continuare a guardare indietro ma bisogna prendere le cose positive che ci sono state stasera per ripartire da qui. Mancano i fatti invece delle parole, ma io dico quello che penso. Quando si è in difficoltà è meglio provare a prendere quanto si fa di buono piuttosto che vedere quanto fatto di male.

E’ normale che dopo solo 5 partite ci siano questi problemi nel trovare sistemi di gioco, equilibrio e giocatori?
In una stagione succedono cose così, in tutte le squadre. Abbiamo vissuto una situazione simile lo scorso anno a dicembre, la differenza è che ora sta succedendo prima. Sono fiducioso, per primo in Di Francesco perché è un grandissimo allenatore e sono sicuro al 100% che troverà la strada. E poi nei calciatori, vogliono ritrovare la strada giusta. Perciò sono preoccupato, ma non pessimista.

È il momento più difficile da quando sei a Roma? Senti la pressione?
Ho fatto il ds in Serie B, non ho fatto l’università o ho vinto un sorteggio. Io ho lavorato tanto per arrivare qui e non ho paura di niente. Quando le cose si fanno più difficili io sono più forte. Ho voglia di lavorare oggi più di ieri, sono convinto che troveremo la strada giusta. Se dobbiamo trovare o cercare un responsabile è qui davanti a voi. Io prendo tutto, ho le spalle grandi. Non cercate altri, cercate me che sono il responsabile. Ma sono convinto che con i giocatori e lo staff tecnico troveremo la strada per ripartire e andare avanti. La differenza con l’anno scorso è questo momento sta arrivando prima. Abbiamo sofferto e poi abbiamo fatto cose bellissime. Ho sofferto tanto per arrivare qui, se ieri ero contento di stare qui oggi lo sono ancora di più. Sono convinto che troveremo la felicità per i nostri tifosi, che è il nostro obiettivo, quando lavori in una società che ha tifosi così caldi come i nostri.

Lei Nzonzi lo aveva immaginto lì a fare la mezzala quando lo ha portato a Roma?
Lui può fare tante cose. Quando l’ho preso al Siviglia faceva la mezzala allo Stoke City, poi ha giocato a 2 e da solo. Può fare i tre ruoli, ma è vero che come altri giocatori che hanno fatto il Mondiale manca un po’. Parliamo di un campione che darà tanto alla squadra.



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