NOTIZIE AS ROMA MONCHI – Monchi, direttore sportivo della Roma, era presente al Transfer Room Summit, un incontro dedicato esclusivamente ai dirigenti calcistici. Il ds giallorosso ha parlato delle relazioni in sede di calciomercato e delle armi a disposizioni di un manager. “Meno intermediari sono coinvolti, meno sono i costi – dice l’ex Siviglia –. L’abilità più importante per un direttore sportivo è essere pratici, perché non c’è tempo da perdere. Bisogna essere sempre raggiungibili, saper comunicare con chiunque si occupi dell’area scouting e soprattutto saper delegare quando serve. Di fatto, il lavoro di un direttore sportivo è un lavoro di squadra, bisogna saperlo se si vuole arrivare al top”.
Monchi si sofferma anche su quello che è il suo modo di lavorare: “Prima di tutto, non mi ritengo un negoziatore. Bisogna essere molto più freddi di me. La mia strategia è avere sempre più opzioni: se per esempio cerco una squadra che sa che mi piace un portiere valutato tra i 7 e i 10 milioni, magari me ne chiedono 15. Ecco che è importante avere subito un piano B, ma non solo: bisogna avere una lista di alternative la più lunga possibile”.
Il diesse conclude: “È importantissimo che tutte le parti siano soddisfatte. Perché poi tutto torna: non bisogna mai approfittarsi della controparte ma lasciarsi sempre nel migliore dei modi. I benefici si coglieranno nel tempo”.
FOTO: Credits by Shutterstock.com
© RIPRODUZIONE RISERVATA