Tra pochi minuti Ramón Rodríguez Verdejo, conosciuto come Monchi, interverrà in conferenza stampa con il presidente del Siviglia José Castro Carmona per le sue ultime parole da direttore sportivo del Siviglia.
CRONACA EVENTO
Ore 12.10 – La conferenza sarebbe dovuta iniziare alle 12.30 ma, come riporta ABC de Sevilla, comincerà con qualche minuto di ritardo poiché tutta la squadra ha chiesto alla dirigenza del club di essere presente nella sala conferenze dello stadio Ramón Sánchez-Pizjuán per le sue ultime parole da direttore sportivo del Siviglia.
Ore 12.50 – La conferenza inizierà alle ore 13.15 circa in modo tale da favorire l’arrivo della squadra allo stadio appena terminati gli allenamenti.
Inizia la conferenza stampa. Parla il presidente Castro: “Abbiamo fatto tutto il possibile per trattenere con noi Monchi. Ha ricevuto una proposta a cui non si poteva dire di no. Abbiamo concordato tutto tra di noi e non tramite altri. Monchi ha avuto bisogno di cambiare aria e glielo abbiamo lasciato fare”.
Il presidente del club ha poi confermato: “Non verrà pagata alcuna clausola per liberare Monchi, niente di niente, il nostro contratto con lui è semplicemente risolto a partire da ora”.
Parla Monchi:
Preferisco che voi giornalisti mi facciate domande. Il club mi ha fatto più proposte ma ho preferito per l’addio. Questa conferenza stampa sarà molto difficile perché è fatta con due persone. In primo luogo vorrei rispondere alle domande e poi dire una parola di ringraziamento.
Da cosa scaturisce l’addio?
Come ds, nel maggio scorso ho avuto l’idea di cambiare, ma a volte è complicato. L’unica cosa certa è che oggi sono qua. Ho il bisogno di cambiare, capita a tutti nella vita
Continua Monchi: Il club ha fatto grandi sforzi per tenermi, hanno cercato di convincermi a rimanere, ma non è una questione economica. Ho bisogno di prendere un po’ d’aria, ma non potrò mai dire addio a questo club.
La Roma?
Mi creda, non ho firmato con la Roma. È vero però che la Roma ha mostrato interesse per me, ma non c’è nessun accordo, nessun contratto triennale. Sono stato a Londra e mi scuso pubblicamente. Non c’è niente di chiuso con la Roma, ho sentito il loro progetto e nient’altro. Non c’è solo la Roma interessata a me. Ho un obiettivo di questa conferenza: ringraziare tutti quanti, chi mi ha capito, che no. Rispetto tutti. Vi posso giurare che ogni volta ho sempre pensato al Siviglia anche quando avrei potuto avere conseguenze. Per esempio avevo saputo che Banega stava andando via da gennaio, ma per il bene del club non ho potuto dire nulla.
Sul Siviglia: La progettazione per la prossima stagione è stata in gran parte già fatta, non cambierà molto il mio addio. Il club pronto a lavorare senza di me, sono io che perdo da questo addio, non viceversa. Sarà molto difficile trovare un gruppo come questo.
Al termine della conferenza Monchi legge una lettera d’addio: “Voglio ringraziare tutte le persone che in 29 anni hanno fatto sì che io potessi lavorare qua. A cominciare dai vari presidenti che si sono succeduti fino a tutti i dirigenti, senza dimenticare quelli attuali ovviamente che hanno fatto in modo che il mio addio non fosse così complicato. Non dimentico nemmeno tutti gli impiegati del Siviglia, sono tutti competenti. Penso ai miei collaboratori, non troverò mai una squadra come quella che ho avuto qua. Ringrazio gli allenatori, da Caparros a Sampaoli, tutti mi hanno aiutato ad essere quello che sono. Ringrazio tutti i giocatori, da Notario che è stato il primo a Montoya che è stato l’ultimo. Non dimenticherò neanche gli allenatori della cantera e Pablo Blanco, ovvero colui che mi portò a Siviglia come giocatore. Ovviamente anche la mia famiglia, che mi ha sempre appoggiato, e tutti i media che parlano del Siviglia. Infine grazie ai tifosi, mi porterò sempre con me le lacrime di alcuni tifosi dopo l’annuncio di ieri. Infine ripeto che non sarà un addio. Per me si interrompe la tappa come direttore sportivo, ma inizia quella di socio numero 8554. A me non batte il cuore, ma lo scudo del Siviglia”.
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