AS ROMA NEWS MORIERO – Francesco Moriero, ex calciatore della Roma e oggi commissario tecnico delle Maldive, ha rilasciato alcune dichiarazioni a NoLogicTV. Durante la sua lunga chiacchierata con Carlo Nicoletti, l’ex numero 7 giallorosso si è soffermato anche sui suoi anni alla Roma e su Francesco Totti. Queste le sue dichiarazioni:
Il passaggio alla Roma?
“Mazzone mi voleva anche a Roma, prima però mi disse di fare esperienza con il Cagliari. Anche la Lazio di Zeman era interessata, ma ancora una volta dissi no per andare da Mazzone. I giallorossi mi pagarono 10 miliardi e mi diedero la maglia 7 di Bruno Conti, una responsabilità pesante. Ma me la sono cavata”.
Ha vissuto la nascita calcistica di Totti con la Roma.
“Mi ricordo ancora quella partita. C’era questo ragazzino in ritiro, un talento assoluto, che aveva già esordito con Boskov. Il mister (Mazzone, ndr) lo fece esordire in casa col Foggia e lui segnò. Ho avuto un rapporto fantastico con Francesco, Mazzone mi aveva chiesto di stargli vicino. Era già giocatore dentro, lo portavo spesso a casa. Per me, visto il calcio di oggi, poteva continuare ancora per un po’. La differenza tra un calciatore normale e uno come lui è che riesce a vedere le cose prima. Quando era girato di spalle riusciva comunque a mettere palloni in profondità di prima intenzione. Io avevo capito questa sua giocata e mi fece fare tanti gol. Con Francesco ho vissuto tre anni stupendi, era un giocatore eccezionale. Ha sempre avuto una grande personalità, ma si sapeva comportare nello spogliatoio. Era uno di poche parole, difficilmente prendeva posizione, seguiva i compagni più grandi. Ci fu un anno con Bianchi che doveva andare in prestito ma in un’amichevole con l’Ajax fece un gran gol e cambiò la sua storia. Tutti gli dicevamo di rimanere e alla fine rimase”.
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