AS ROMA NEWS BOLOGNA – La Roma ha vinto, con buona pace dei “tifosetti da tastiera” dei social e delle “radiucole romane” che vogliono creare polemica ogni giorno. I giallorossi hanno battuto il Bologna “solo” 1-0? E chissenefrega! Basta vincere, basta centrare il quarto posto, in attesa di una Roma più forte che possa competere per lo scudetto nei prossimi anni (ammesso che Mourinho rimanga, condizione imprescindibile per vincere).
In molti si sono dimenticati che la scorsa stagione la Roma ha compiuto un’autentica impresa vincendo la Conference League, con un Feyenoord probabilmente più forte della squadra di Mourinho. Ma con la costanza, con la lotta, con la furbizia, con la voglia di vincere a tutti i costi, Mourinho è entrato nella storia della Roma. Lo Special One ha fatto la storia. Questa è la verità, che vi piaccia o no.
Col Bologna, è vero, la Roma non ha rubato l’occhio (anzi) ma ha vinto ed è quello che conta. Con un rigore? E allora quando ci lamentavamo che i rigori non li concedevano ai giallorossi a causa di torti su torti arbitrali? Dybala ha fatto al differenza ancora una volta, resistendo un’ora e alzando bandiera bianca dopo 70 minuti. Ma è il campione imprescindibile per questa squadra. Anche a mezzo servizio, con pochissimi minuti giocati negli ultimi tre mesi, è risultato decisivo. E anche Pellegrini, capitano coraggioso, si è preso una bella responsabilità incaricandosi di battere un penalty che pesava come un macigno.
I “tifosetti da tastiera” incolpano Mourinho per il “non gioco“. Anche qui bisogna mettersi d’accordo: che vuol dire giocare bene? La Juventus ha vinto 1-0 al 91′ a Cremona soffrendo; il Milan 2-1 a Salerno soffrendo; l’Inter 1-0 col Napoli soffrendo; la Lazio addirittura ha perso 2-1 a Lecce e nel secondo tempo si è “consegnata all’avversario” (parole di Sarri, ndr). La Roma tiene il passo ed è a tre punti da quarto posto, appiata al Sarrismo dilagante che non porta titoli e vittorie. Senza considerare che tra gennaio e febbraio la Roma si giocherà l’accesso ai quarti di Coppa Italia e agli ottavi di Europa League. Insomma, la Roma è in corsa su tutto, quando in altre stagioni a gennaio era tutto già finito e si facevano le formazioni sui giornali dei prossimi acquisti, giocatori poi mai arrivati.
L’eredità lasciata dalla precedente gestione è talmente disastrosa che i Friedkin sono costretti ogni mese a immettere denaro su denaro per ripianare i debiti e una situazione che si fa sempre più insostenibile, condita dalla perdita nell’ultimo bilancio di 219 milioni di euro. Eppure sono arrivati campioni come Dybala e Wijnaldum, buoni giocatori come Celik e Solbakken, certezze come Matic. Mourinho ha attinto dal settore giovanile togliendo dal mazzo un Tahirovic che diventerà un grande giocatore.
Eppure, per molti, o meglio, per alcune radiucole legate al pollottismo e al fonsechismo dilagante (che a Lille è contestato) e per i “tifosetti” che l’unica cosa che hanno vinto nella loro carriera da Football Manager è una Coppa Italia, Mourinho è da mandare via perchè “non fa giocare bene la Roma“. Noi di Romagiallorossa.it staremo sempre dalla parte dei Friedkin e di Mourinho perchè sono garanzie di successi e di vittorie. Con buona pace di pseudo tecnici “da tastiera” e “tattici” da radio private sempre meno ascoltate. Forza Roma. Forza Mourinho. Forza Friedkin.
P. S.: Piccola postilla: ingenerose le critiche ieri a Cristante. A centrocampo, insieme a Tahirovic, ha agito da cerniera e giocato una buonissima partita. Non sarà Modric, ma il suo lo dà sempre e, alla fine, è sempre colui che abbina qualità a quantità. Rispetto per Bryan.
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