Josè Mourinho

ULTIME NOTIZIE AS ROMA CSKA SOFIA MOURINHO – Josè Mourinho, allenatore della Roma, ha rilasciato un’intervista a Sky Sport alla vigilia della sfida di Conference League contro il CSKA Sofia. Queste le sue parole:

“Oggi ho parlato con i giocatori e ho fatto un esempio: ero al Manchester United in Champions League, noi eravamo qualificati insieme alla Juve per gli ottavi di finale e per finire primi la Juve non doveva vincere con lo Young Boys e noi dovevamo farlo con il Valencia. Non ci abbiamo creduto: abbiamo perso noi e ha perso la Juve. Avevo un feeling da idiota. Domani dobbiamo andare lì e vincere, poi se il Bodo/Glimt vince siamo secondi, andiamo ai playoff a febbraio. Dobbiamo andare seri. Conosciamo le difficoltà che abbiamo con tanti infortuni e sappiamo che ogni giocatore che perdiamo in questo momento è un disastro. Ci sarà un metro di neve, sarà difficile. Dobbiamo per forza far risposare qualcuno: Rui Patricio, Mkhitaryan, Smalling non viaggiano con noi. Andiamo con il miglior gruppo possibile per cercare di vincere questa partita”.

I tifosi? 

“Quello che vogliamo dare ai tifosi è diverso dai risultati che abbiamo. Ma una cosa è troppo ovvia: i tifosi sono veri romanisti, a loro non interessa vincere o no. E’ più facile tifare una squadra quando vince sempre. Dall’inizio sapevamo ciò che ci aspettava, non ci aspettavamo tanti problemi insieme. In una rosa che si inizia a costruire ci aspettavamo le difficoltà ma Covid, infortuni e squalifiche tutti insieme è troppo e lo è quando affronti l’Inter. Sono più forti di noi, in quella situazioni erano molto più forti di noi. Per questo siamo sempre uniti e tranquilli, vogliamo vincere questa partita ma dobbiamo anche avere paura di tutte queste situazioni, quindi Rui che gioca sempre, Smalling che viene da un infortunio importante e Mkhitaryan che non è giovanissimo e ha giocato in un ruolo che esige tanto, questi tre devono per forza rimanere a casa”.

È più difficile provare a vincere la Conference o arrivare quarti in campionato? 

“Se prendiamo le cose in modo separato, ti dico che abbiamo la squadra per competere con le più forti tipo Tottenham e Rennes, ma anche con chi arriva dall’Europa League. Il problema è che dobbiamo giocare da gennaio a fine maggio 3 competizioni ed è difficile dire come arriveremo ad una determinata partita. E’ la differenza tra squadra e rosa. Guardando Inter, Milan, Juve e Napoli sono squadre di grande potere, in Conference non ci sono più squadre piccole di paesi piccoli. Ci saranno squadre importanti, che arrivano anche dall’Europa League, ad esempio domani una tra Napoli e Leicester, e mi auguro il club inglese, scenderà in Conference. Con la rosa che abbiamo dobbiamo andare di partita in partita e pensare che sia sempre la più importante”.



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