Josè Mourinho

AS ROMA NEWS SALISBURGO MOURINHO – Josè Mourinho, allenatore della Roma, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della sfida di Europa League contro il Salisburgo. Queste le sue dichiarazioni:

È già stato qui, cosa ricorda delle sue precedenti esperienze?
Ricordo tutto, la prima volta abbiamo perso e siamo stati eliminati ed esonerati. I ricordi non sono solo belli, ma anche brutti. La seconda volta ho ricevuto un premio bello, c’è stato tempo anche per stare qui con la famiglia in una città che non c’è bisogno di commentare, è troppo bella”.

Cosa si aspetta dalla partita di domani? C’è una similitudine tra il Salisburgo e qualche squadra italiana?
“Dal punto di vista dell’atteggiamento e della filosofia di gioco non mi sembra ci siano squadre di Serie A con profilo simile. Abbiamo fatto il nostro lavoro di analisi, ma non si sa mai l’obiettivo e il piano di gioco della squadra. Abbiamo visto tutto, le partite di Champions sono un buon riferimento. Il loro girone non è stato facile, fatto di squadre di qualità. La forza del Salisburgo è la qualità dei giocatori. Se volete sapere dove ci sono giocatori giovani e bravi, non c’è bisogno di cercare tanto: basta guardare qui. Quando si parla di età, qualche volta non è sinonimo di poca esperienza, ci sono ragazzi di 20-21 anni che già hanno giocato 10-15 partite di Champions. È una squadra di ottima qualità. Ho già detto tanto”.

La Roma è in corsa su due obiettivi importanti: in corsa per la Champions in campionato ed Europa League. Lei ha detto che sarà un momento di difficoltà con 3 partite alla settimana. È più imprtante la partita di domani o quella col Verona?
“La prossima, è sempre la prossima, quindi quella di domani. Già lo sapevi. Domani è più importante”.

C’è la possibilità di vedere per la terza volta la stessa formazione schierata nelle ultime due? Il Salisburgo è uno squalo? Con che spirito la Roma affronta la gara? La Roma ha nelle sue corde la possibilità di vincere?
“Quando ho parlato di squali ho parlato di squadre fatte per vincere la Champions e si trovano a giocare l’Europa League. Tutto il peso e la responsabilità sono su di loro: Barcellona, Manchester United e Juventus sono fatte per vincere la Champions. Su di loro è il peso di vincere, quello che noi abbiamo sentito lo scorso anno in Conference League, senza dubbio eravamo una delle squadre con più peso e anche con più prestigio. Adesso sono loro: Arsenal, Manchester United, Juventus e Barcellona. Il Salisburgo non è fatto per vincere la Champions, ma per competere in Champions, lo ha fatto bene ed è finito terzo nel girone. Ha fatto risultati, solo con il Milan ha perso, poi ha pareggiato in casa, ha pareggiato anche col Chelsea a Londra. Non è una squadra fatta per vincere la Champions, ma è una squadra di Champions. Il nostro obiettivo è vincere domani, non vado più lontano di questo. Non è l’obiettivo di perdere 2-0 così da avere qualche possibilità al ritorno, l’obiettivo non è perdere o pareggiare, ma è vincere domani. È difficile, ma non pensiamo oltre questo. Siamo 24 squadre, siamo lontanissimi. In queste due partite l’obiettivo è cercare di passare il turno. C’è la possibilità di schierare la stessa formazione, se cambiamo facciamo 1-2 cambi, non di più”.

Tra i possibili pochi cambi potrebbe pensare di far riposare Abraham? A che punto è il recupero di Wijnaldum?
Domani Gini non giocherà titolare, vediamo di partita in partita e di allenamento in allenamento. Vediamo se la partita darà la possibilità di farlo giocare come a Lecce. I dati di lavoro sono positivi, ma il ritmo della partita è un’altra cosa. Ogni nostra partita si gioca fino all’ultimo minuto, non siamo una squadra capace di fare risultato al 25′. Mancano tante partite, sicuramente arriverà il momento in cui Wijnaldum potrà iniziare una partita. Abraham? Non riposa, gioca”.

La situazione di Karsdorp? Significa che c’è stato il passo di cui lei ha parlato?
“Sì, la verità è che è la prima volta che è convocato perché non era in condizioni fisiche di essere convocato prima. Dal punto di vista della nostra situazione personale da dicembre non esiste un problema. Il problema nasce col Sassuolo, non è piaciuto il suo atteggiamento quando è entrato in campo dalla panchina, poi c’è stato un mio aggettivo troppo pesante e siamo entrati in quel periodo. Abbiamo sempre avuto un rapporto positivo, al di là di quel giorno, e ci sono state tante bugie non dei giornalisti, ma di chi ha parlato senza sapere cosa c’era fra di noi. Sono contento del suo ritorno, è una possibilità in più per noi. Non abbiamo in questo momento tante opzioni. Avere Rick può significare che non c’è bisogno che Zalewski giochi a destra ed El Shaarawy da quinto ma è una possibilità davanti. Dal punto di vista della rosa è un aiuto. Il fatto che Rick dica che vuole giocare nella Roma e vuole aiutare i compagni e la squadra è importantissimo. Rick è stato sempre un giocatore a cui tutti vogliono bene. Sono contento ed è importante per tutti noi”.



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