Josè Mourinho

AS ROMA NEWS MOURINHO – Josè Mourinho, allenatore della Roma, ha rilasciato alcune dichiarazioni dopo la vittoria dei giallorossi per 1-0 contro la Sampdoria. Queste le sue parole:

MOURINHO A DAZN

È forse la partita che dà più stabilità alla Roma dopo il derby e la sosta?
“Era una partita difficile, è difficile giocare qui e le squadre di Giampaolo sono organizzate con la loro filosofia. Ma la cultura a Roma è che se vinci il derby vai in paradiso, se non lo vinci è un disastro totale, ma siamo riusciti a restare con i piedi per terra. Era difficile, abbiamo fatto la cosa più importante che era prendere i tre punti. Sul gol, se fosse stato un altro allenatore si parlerebbe di calcio fantastico e organizzazione da dietro, ma per come sono io è difficile dirlo… Nel secondo tempo mi è piaciuto l’atteggiamento, ma non mi è piaciuta non dico ambizione perché quella c’è per vincere la partita, ma abbiamo gestito bene ma un pochino di più: col secondo gol sarebbe finita. Ma è importante”.

Prima vittoria per lei qui a Marassi…
“Sì, prima vittoria e primo gol no?”

Oggi le ha regalato anche un mezzo bernoccolo in testa.
“Ce n’è sempre uno, in Inghilterra era il Newcastle, qui la Samp”.

Le chiedevo del bernoccolo, ha sbattuto alla panchina.
“Sì, tutto a posto (ride, ndr)”.

eri ha detto che ad Allegri non chiedono di Bernardeschi e Peppino. Chi è Peppino? (domanda di Ciro Ferrara, ndr)
“Ho detto Bernardeschi, Dzeko per dire un nome, per dire che a Roma è difficile. Invece di parlare del ragazzino Zalewski che sta giocando ed è arrivato a 9 anni, invece di parlare di Bove che è arrivato a 10 anni,si parla sempre di quello che è negativo, di non gioca… E’ dura, è dura”.

Ho parlato di Mkhitaryan e Cristante. Per me Cristante è quello che riesce immediatamente a cambiare gioco da una parte all’altra, anche nel derby. Abbiamo commentato la giocata di 10 giocatori nel gol.
“Tu sei diverso, tu sei un allenatore che fa il commentatore, è diverso di chi solo commenta. Adesso ti faccio ridere: Cristante è quel giocatore che la stampa di Roma dice che non lo voglio, che non mi piace e che l’anno prossimo sarà in vendita. Adesso vai a casa Ciro a vedere Juve-Inter”.

Andiamo insieme?
“Non posso, devo andare in aereo (ride, ndr)”.

Un altro di cui si parla di futuro e rinnovo è Mkhitaryan? Lei in che direzione spinge?
“Grande stagione, lo voglio qui e Mkhitaryan vuole restare, la società e Pinto vogliono che resti. Mino Raiola è innamorato dei suoi giocatori: se Micki vuole restare lo farà restare”.

Lei dice che avete abbassato i ritmi, avete pensato al Bodo?
“Non penso, sappiamo come gioca la Samp e per noi era importante fare i cambi di gioco, il loro rombo a centrocampo era molto chiuso e sul lato contrario di solito puoi trovare un giocatore libero, lo abbiamo fatto bene con Micki e Cristante. Non penso che la gente stesse pensando a giovedì, ma loro hanno cambiato modulo e giocatori, hanno dato ampiezza al gioco ed era difficile per Abraham pressare. La partita è finita quando abbiamo messo gambe fresche, Shomurodov è entrato bene e Abraham era in uno stato fisico stanco, Shomu ha iniziato a dare profondità e creare difficoltà. Per 35′ nel secondo tempo abbiamo giocato per controllare e vincere, ma senza il fuoco per chiuderla. I centrali molto bene con sicurezza, un buon arbitro che ha fatto una partita senza grandi problemi. Mi auguro che la Samp finisca bene il campionato e che l’anno prossimo si torni in questo stadio fantastico”.

Cosa ha pensato quando ha pescato il Bodo in Conference?
“Il primo pensiero è che, quando arrivi ai quarti, tutti pensano sia possibile, si deve rispettare e noi abbiamo una doppia ragione per rispettarli: perché è nei quarti di finale, perché ha fatto una cosa storica a Bodo negativamente per noi e positivamente per loro e a Roma, senza la scusa di un campo sintetico e freddo terribile, hanno pareggiato e creato difficoltà. Sarà una partita difficile per noi e dobbiamo andare con tutto”.

MOURINHO IN CONFERENZA STAMPA

Oggi conferma della maturità della squadra?
“È stata una partita dura e difficile. Stadio bello ma difficile da avversario. Le squadre di Giampaolo sono ben organizzate ma era importante, dopo la tradizione non favorevole dopo il derby, abbiamo dimostrato stabilità. Sapevamo che sarebbe stata durissima, ma abbiamo meritato. Nel secondo tempo, senza essere aggressivi o ambiziosi di chiudere la partita, l’abbiamo gestita”.

Quale sarebbe per lei la seconda domanda?
“La seconda domanda dovrebbe essere: se l’allenatore non fosse Mourinho ma un altro si parlerebbe del gol realizzato”.

Cristante?
“E’ un giocatore che la stampa di Roma dice che l’anno prossimo non sarà qui. Che non piace all’allenatore e che secondo la stampa di Roma andrà via perché non ha qualità”.

E’ questa la Roma che ci aspettiamo da qui alla fine?
“La Roma che mi piace è stabile. Giocando bene o male, si vince o non si vince ma voglio vedere una Roma con stabilità. Giocare a tre penso aiuti tanti giocatori, aiuta i terzini che non sono i terzini ma più offensivi come Zalewski, aiuta la stabilità dei tre difensori e aiuta trovare le dinamiche in avanti dove è importante avere sicurezza nel gioco o classe fra le linee. Anche oggi è stata una partita dove Abraham non ha giocato una bella gara ma la squadra era ordinata in campo. Ho sempre sentito questa stabilità e, al di là del sistema di gioco, è molto importante”.

E’ preoccupato per Abraham?
“Non sono preoccupato quando finisce la partita. Se è infortunato gioca un altro”.

Guarderà la partita fra Juventus e Inter?
“Non penso che possiamo guardarla perché saremo in aereo. Penso che ci sarà una lotta per i primi quattro posti e un’altra fra quinto e ottavo. C’è tanta differenza finire quinto o ottavo e dopo le vittoria di Lazio e Fiorentina, nonostante l’Empoli abbia fatto un bel gol, era importante vincere per mantenere quella minima distanza”.



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