Josè Mourinho

AS ROMA NEWS FEYENOORD MOURINHO – Josè Mourinho, allenatore della Roma, ha rilasciato un’intervista a Sky Sport alla vigilia della sfida di Europa League contro il Feyenoord. Queste le sue dichiarazioni:

Come vive questa vigilia?
“Da due giorni che sono qui dentro, sono uscito lunedì per andare a trovare un amico in un albergo. Sono tornato non esco da qua, quello che succede fuori da Trigoria non lo sento. Posso immaginare ma non sento niente. Sono qui tranquillo ma è una tranquillità strana, non è vera, c’è qualcosa 24 ore prima di una partita così. È una partita bella da giocare, c’è un risultato negativo ma aperto. C’è uno stadio che ci ha sempre dimostrato che è lì per noi e qualche volta lì per giocare per noi, sicuro al 200% che i tifosi domani vorranno giocare con noi”.

Domani 67mila spettatori, i tifosi della Roma saranno anche nel settore ospiti. Avrete un giocatore in più.
No, voglio avere 67mila giocatori in più. Gli spettatori sono una cosa, spettatori-giocatori un’altra cosa. Mi aspetto gente che vuole giocare la partita con noi. O vinciamo e andiamo in semifinale o andiamo a casa tristi, ma stanchi di aver dato tutto. Questo è l’obiettivo”.

Come sta Dybala?
“Non lo so, hai visto 15 minuti di allenamento e dopo abbiamo fatto un po’ di tattica ma tutto molto passivo e a bassa intensità. Solo domani mattina capiremo se può giocare, andare in panchina, iniziare o non fare nulla di questo”.

Che risposte si aspetta a livello collettivo?
“Mi aspetto la nostra normalità, che è sempre al massimo. Poi ci sono partite con meno qualità o più qualità, più o meno bellezza, più o meno gol, con più o meno fortuna ma mi aspetto che la mia squadra sia una squadra e per andare lì con altri 67mila amici”.

Tra i meriti di Mourinho c’è quello di aver recuperato per il calcio italiano un giocatore come Belotti: quale sarà il suo ruolo? Se c’è un rigore chi lo batterà?
“Il rigore dipende da Dybala se giocherà o no, se non giocherà decideremo domani. Il ruolo di Belotti è quello di tutti i nostri giocatori: se devo ricordare una cosa di Belotti in questi mesi, ricordo che dopo la partita col Torino quando gli spiegavo la motivazione per cui non aveva giocato mi ha detto che non gli interessava perché l’unica cosa che gli interessava era che avevamo vinto. Questo per me è Belotti”.



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