Josè Mourinho

ULTIME NOTIZIE AS ROMA UDINESE MOURINHO – Josè Mourinho, allenatore della Roma, ha rilasciato alcune dichiarazioni dopo il pareggio per 1-1 tra i giallorossi e l’Udinese. Queste le sue parole:

MOURINHO A DAZN

Aveva messo in guardia i suoi ragazzi sulla difficoltà, cosa ha pensato quando Pellegrini l’ha risolta?
Ho pensato che servivano 2-3 minuti in più da giocare, ma purtroppo non c’erano. Non è stata una partita diversa rispetto a quanto mi aspettavo, già sapevo che sarebbe stato così il modo di giocare dell’Udinese. Dopo pochi minuti ho capito di non aver sbagliato la mia analisi pre-partita. Penso che siamo entrati veramente nel gioco con i cambi e con energia, soprattutto con energia. Ho visto qualche giocatore in grande difficoltà ad entrare nel ritmo partita. Anche parlando con il mio assistente Foti, che per lui è la prima volta nelle competizione europee, anche lui diceva che non è facile per chi non l’ha mai fatto capire la difficoltà nel giocare contro una squadra che per una settimana prepara la gara. Partita difficile, mi resta la sensazione che se avessimo segnato prima saremmo stati in un momento in cui eravamo noi… Sono 8 partite di fila senza sconfitte in Serie A, qualche pareggio principalmente a casa, sono punti persi. Quando pareggi nel finale della partita non è una sconfitta.

C’era poco carica fisica e mentale, era più dovuto al fatto che avete giocato o perché l’Udinese era aggressiva?
Un po’ di tutto. Sai (riferito a Borja Valero, ndr) basta guardare qualche minuto e capisci il linguaggio del corpo dei giocatori, ho visto questo di 2-3 dei miei e non c’era forza mentale e intensità. L’Udinese la mette molto sul fisico e si gioca pochissimo. Questa partita ha avuto 30 minuti di gioco reale, loro sono molto forti in questa gestione dei tempi di gioco.

Mancava ritmo alla squadra, anche soprattutto la ricerca delle seconde palle. L’Udinese arrivava sempre prima…
Sì, anche il ritmo della palla. La palla era lenta, non ho ancora i dati ma sicuramente abbiamo avuto il possesso palla, ma era una partita tra una partita al massimo delle possibilità e un’altra in difficoltà. Ho detto ai giocatori che non possiamo scegliere le partite, non possiamo dire che una è più importante dell’altra. Adesso giovedì è importante ma giovedì sarà importante, poi domenica. Dobbiamo avere forza mentale, ,migliorare questo aspetto. Sappiamo che non è facile giocare di giovedì e poi domenica, soprattutto fuori casa. Dobbiamo fare meglio, avere uno spirito diverso. Anche io sono stanco, io sento stanchezza dopo la partita ma qualche mio giocatore ha sentito stanchezza prima della partita e questo atteggiamento non mi è piaciuto.

Zaniolo?
L’ho visto bene dal punto di vista emotivo. Gli avevo detto che l’Udinese fa prendere gialli, doveva essere intelligente e controllato perché è difficile con il loro modo di destabilizzare. E dopo la sua epserienza con Di Bella mi faceva paura, per questo penso che non si sia potuto esprimere in modo libero. Ha giocato in modo condizionato e con questo condizionamento ha fatto bene, non sono dispiaciuto.

Pellegrini?
Mi ha convinto ma mi è mancato davanti, avevo bisogno di più creazione bassa e di un terzo attaccante per non lasciare superiorità numerica ai loro difensori. Poi abbiamo rischiato con tutto con i cambi, perdere 1-0 o 2-0 non fa nessuna differenza. Pareggiare 1-1 ci dà un punto e la sensazione di 8 partite di fila senza sconfitta. sarebbe stato meglio 5 vittorie e 3 pareggi, ma 4 vittorie e 4 pari non è male.

MOURINHO A ROMA TV+

“Prestazione non brillante. Un punto che è un punto, non è una sconfitta. Serie di 8 risultati senza sconfitta in campionato, Mi aspettavo le difficoltà, l’ho detto anche nelle interviste prima della partita. Se avessi ascoltato cosa ho detto quando ho parlato con i giocatori sapresti che già lo sapevo. Una squadra che si prepara per una partita e una che viene da un match infrasettimanale hanno differenze al livello di intensità, concentrazione ed emotività e lo abbiamo sentito. Più di 2-3 giocatori hanno avuto difficoltà ad entrare in partita. Alcuni non ci sono mai entrati. Abbiamo fatto dei cambi energetici, di struttura, di profilo e siamo riusciti a dominare per 15-20 minuti e ad arrivare al gol, con la sensazione che con qualche minuto in più avremmo potuto anche vincere”.

Un po’ di stanchezza dovuta alla partita di coppa?
“Certo, sei stato lì: hai visto la partita, il campo, il viaggio e tutto quello che abbiamo fatto per arrivare qui nel migliore dei modi. E’ così, non ci sono miracoli, c’è gente che ha bisogno di crescere nella dimensione di giocare partita dopo partita mantenendo la concentrazione e l’intensità. Bisogna crescere”.

MOURINHO IN CONFERENZA STAMPA

“C’è stata una squadra si è preparata una settimana e un’altra ha giocato una competizione europea. Su un campo di patate, cosa che rende tutto ancora più difficile. Una squadra che aveva qualità, intensità e anche concentrazione e un’altra che già dal riscaldamento vedevo dal linguaggio del corpo dei giocatori che trasmetteva stanchezza e poca concentrazione. Non vi faccio nomi ma non è facile capire che questi hanno fatto una partita al di sotto del loro potenziale e la squadra ne ha sofferto un po’. Dopo ho cambiato giocatori, struttura e dinamica, alla fine siamo riusciti a pareggiare ed arrivato un punto. Sono 8 partite in A senza sconfitte, un punto che preso in uno stadio difficile come Udine e arrivato con un gol dopo il 90′ è positivo”.

Cosa vi siete detti con Cioffi?
“E’ simpatico. Ha avuto parole simpatiche per me prima della partita. Magari mi dimentico qualcuno, ma in questa stagione non ho mai avuto problemi con un collega. L’Udinese era un avversario difficile specie per le loro caratteristiche, veniva poi dopo una partita difficile di Conference, altre volte post europa abbiamo perso quindi sapevo che sarebbe stata dura. Non posso che augurare il meglio all’Udinese e so che torneremo qui l’anno prossimo, lo stadio nuovo è bellissimo”.

La condizione fisica della squadra?
“Tutti cerchiamo di tirare fuori qualcosa in più, ma alcuni hanno caratteristiche fisiche diverse, altre mentali, mi è mancato tanto Mkhitaryan oggi per esempio, di questo non abbiamo parlato. Io sono abituato a giocare ogni tre giorni e anche io, come allenatore, devo essere molto preparato per questo sforzo, nel mio caso un sforzo ’emozionale’. Anche i giocatori devono adattarsi a tutto questo e noi abbiamo ancora degli elementi che, a questo livello, ancora devono abituarsi. L’anno prossimo succederà di nuovo e dovremo fare un passo avanti, perché se continui con gli alti e bassi vai in difficoltà”.

Pensate già al derby con la Lazio?

“Sono i giocatori che si devono adattare, se preparassi due partite contemporaneamente perderemmo sia in campionato che in Conference. Giovedì abbiamo una partita decisiva e non pensiamo a domenica, la Lazio invece avrà l’intera settimana per prepararsi ma probabilmente in Europa League volevano restarci”.



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