Conferenze stampa
Mourinho: “Il gruppo è prontissimo. Dybala? Ad oggi non parte titolare. Smalling in panchina”
AS ROMA NEWS BAYER LEVERKUSEN MOURINHO – Josè Mourinho, allenatore della Roma, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della sfida di Europa League contro il Bayer Leverkusen. Queste le sue dichiarazioni:
Ora arriva un altro avversario di qualità e sceso dalla Champions League.
“Il secondo, abbiamo affrontato anche il Salisburgo. L’Europa League diventa una competizione di altissimo livello con queste squadre con status e potenziale diverso. Abbiamo fatto 12 partite, ora manca questo ostacolo. Nonostante i problemi, non regaleremo la partita, ma metteremo qualità e voglia con tutto quello che abbiamo. Vogliamo ottenere un risultato che ci permetta nella seconda partita di fare un risultato che possa farci andare in finale”.
Il Bayer Leverkusen ha giocato meno della Roma. La freschezza sarà una delle chiavi? Dybala gioca domani?
“Prima voglio dire una cosa. Si è scritto che all’intervallo della partita della Primavera ho parlato con giocatori e ho cambiato la partita. Questa è una vera bugia e anche una mancanza di rispetto per l’allenatore della Primavera. Sono andato nello spogliatoio e l’allenatore in seconda ha fatto il suo lavoro, io sono stato lì semplicemente a sentire e non ho detto una sola parola in relazione alla squadra. Hanno vinto per merito loro, io non ho fatto niente. Dal punto di vista etico sarebbe l’ultima cosa che farei, voglio rispettare il lavoro del mio collega. Non c’entra niente con domani ma voglio essere chiaro, rispetto profondamente gli allenatori della Primavera. Dybala titolare, non lo so. Vediamo domani, la sensazione ad oggi è no. Non voglio che domani magari lui gioca e poi mi dici che sono un bugiardo. Non dico no, ma penso di no per Dybala. Voller è da rispettare, anche se non si è d’accordo con lui. Le sue parole non sono lontane dalla verità, un campionato a 18 squadre è differente da uno a 20 squadre. In Germania hanno fatto spostare la partita per avvantaggiare la squadra tedesca, in Italia nessuno ci ha pensato. Siamo cinque squadre italiane in semifinale e abbiamo giocato anche in mezzo alla settimana, mentre il Leverkusen si è riposato. Riposare un giorno in meno o in più cambia. Il Bayer Leverkusen ha tantissime opzioni, Odoi e Schick sono infortunati, ma per loro non è un problema. Se i miei giocatori si fanno male, invece, è un problema. Non abbiamo il massimo del potenziale perché abbiamo tanti infortunati. Domani ce la giocheremo e la settimana prossima ci sarà il secondo tempo. Vediamo se per il ritorno recupererà qualche giocatore. O vinciamo e andiamo in finale o perdiamo e abbiamo lasciato tutto in campo”.
Parla a Trigoria con la società del fatto che la rosa non è adeguata per tre competizioni? Pinto pensa di sì, mentre lei dice di no.
“La squadra senza problemi può fare tutto quello che stava facendo, ovvero essere seconda, terza o quarta e andare avanti in Europa League. Gli obiettivi, anche senza infortuni, sono sempre gli stessi, io dicevo dipende. Quando abbiamo problemi, non abbiamo la rosa. Quando siamo tutti al top, invece, abbiamo qualità in rosa. Non abbiamo 25 giocatori uguali. Se Smalling e Dybala si fanno male non abbiamo i sostituti. La Roma non può avere infortuni. Abbiamo anche dei limiti legati al FFP, Solbakken non è in lista UEFA per questo motivo. L’Inter ha giocato con Correa e Lukaku titolari, mentre oggi giocheranno Lautaro e Dzeko. Tu devi fare una stagione perfettissima per non avere infortuni e squalifiche, ma non è possibile. Anche quando eravamo tutti disponibili dicevo infatti che non sapevo come sarebbe andato a finire. Questa è la voce dell’esperienza. Nell’Inter si è infortunato Gosens, ha giocato Dimarco, ha finito con Darmian. Contro l’Inter io avevo in panchina Missori, Faticanti e Cherubini. Se fossimo usciti a dicembre dall’Europa League, noi saremmo stati secondi o terzi in campionato ad oggi. Se fossimo stati ottavi in campionato, avrei messo tutto sulla coppa e oggi saremmo in una situazione migliore. Siamo vittime del bene che i calciatori hanno fatto in stagione. Possiamo vincere o no, andare in finale o no. Qualcuno dirà che se non andiamo in finale non è una stagione buona, al di là dei risultati dirò ai ragazzi che è stata una stagione fantastica”.
Lei ha preparato la partita sulla compattezza del gruppo. Per la sua esperienza, come ha visto il gruppo? È pronto a queste difficoltà?
“Prontissimo! Sai qual è il problema? Che in Italia ho 15 posti in panchina, in Europa 12 e tutti mi chiedono di andare in panchina. Smalling, Karsdorp, El Shaarawy, vogliono tutti venire in panchina. Oggi non facciamo il ritiro, non ho bisogno di gente qui, di riunioni, di motivazione. Abbiamo fatto il nostro lavoro, abbiamo fatto la nostra riunione tecnica, domani decidiamo chi gioca, sono preparatissimi. Delle due l’una, o perdiamo nelle due partite e abbiamo dato tutto, o vinciamo e facciamo la festa”.
Le partite con il Bayer Leverkusen sono le partite chiave? Mentre in campionato sarebbero solo partite per tentare un miracolo.
“Certo. E qualcuno sarà veramente contento, più di qualcuno”.
Xabi Alonso ha fatto 151 partite con lei. Che idea ha di lui?
“Mi fa piacere rivederlo, non lo vedo da tanti anni. Ho avuto sempre un rapporto fantastico come allenatore e giocatore, mi farà piacere enorme stare con lui prima e dopo la partita, durante giocare contro Xabi o contro Inzaghi la settimana scorsa non cambia nulla. Se non sbaglio Xabi è stato allenato da Benitez, da Ancelotti, da Guardiola, da me e da altri. Quello che dico è che il suo Bayer Leverkusen è la squadra che ho visto quest’anno giocare in Europa meglio in contropiede. Se poi a Xabi piace un gioco diverso è un’altra cosa, ma come minimo dimostra una qualità che per me è importante, che è il pragmatismo di giocare in un modo più adatto alle qualità dei suoi giocatori. Ha 5-6 giocatori che potevano fare i 100 metri contro Jacobs, difende e fa contropiede”.
Smalling è recuperabile per il ritorno?
“Perfetto per andare in panchina domani. Per il ritorno vediamo, non me lo aspetto nelle prossime 2-3 partite. Magari succede qualcosa di imprevedibile. Se arriviamo a Budapest ci sarà”.
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