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Europa League

Mourinho: “Partita controllata, merito dell’empatia dei ragazzi. In attacco non abbiamo alternative”

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AS ROMA NEWS REAL SOCIEDAD MOURINHO – Josè Mourinho, allenatore della Roma, ha commentato la vittoria dei giallorossi per 2-0 contro la Real Sociedad negli ottavi di finale di Europa League. Queste le sue dichiarazioni:

MOURINHO A SKY SPORT

La prestazione?
“La Real Sociedad ha avuto il controllo del pallone e ci ha creato dei pericoli. Il merito dei ragazzi è stata la loro organizzazione, è stato il loro sforzo, è stata la loro empatia in campo: sto in difficoltà, ho bisogno di te. Era molto difficile giocare contro un rombo, ma non era una cosa nuova per noi perché abbiamo affrontato Empoli e Salisburgo. Dovevamo avere una mentalità forte, soprattutto quando non si ha il controllo del pallone. Abbiamo controllato la partita ma, qualche volta, senza avere la palla. Il secondo gol può essere importante ed è arrivato in un momento in cui poi dovevamo solamente controllare”.

Quanto lavoro c’è dietro questa forza che si è creata all’Olimpico?
“È la squadra. Non conosco una squadra che non difende da squadra, puoi avere i migliori al mondo, ma se non difendi da squadra vai in difficoltà. Da Rui Patricio a Dybala hanno lavorato tutti, nessuno escluso. Il lavoro Dybala dal punto di vista difensivo dice tutto. Conosciamo i nostri limiti. Questo 2-0 è buono solo se non prendiamo 3 gol. Non dirò mai che è stato un ottimo risultato”.

L’azione del primo gol è splendida.
“L’ho vista ieri questa azione (ride, ndr). Abbiamo giocato con due quinti freschi e hanno fatto molto bene. El Shaarawy ha anche i gol nei piedi, aveva benzina per spingere. L’azione è stata preparata in allenamento. A me non piace giocare contro un rombo dal punto di vista difensivo, ma mi piace affrontarlo dal punto di vista offensivo. Nel secondo tempo ci è mancato un po’ il controllo del pallone, ci eravamo preparati con il possesso del pallone tra i nostri piedi. Questa settimana è pericolosa, accumuleremo stanchezza. Giocare contro Lazio, Juve o Milan è lo stesso per me. Dobbiamo andare poi in trasferta in Spagna e sarà difficile, senza pensare al derby”.

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Hai messo El Shaarawy per sfruttare le ripartenze? 
“Sì, era una scelta strategica, ma non è stato facile scegliere. Noi non abbiamo attaccanti in panchina, non c’è neanche Solbakken che non è in lista Uefa. Nel finale di partita mi sono ricordato che ieri il Bayern Monaco aveva Mané, Sané e Gnabry in panchina, a me ne basterebbe uno di loro (ride, ndr) per metterlo al posto di Dybala. Magari avremmo vinto con più gol di scarto. A volte El Shaarawy rimane in panchina perché ho bisogno di soluzioni offensive. È dura, ma i ragazzi sono fantastici. Ora c’è il Sassuolo, Dionisi sta a casa tranquillo a bere un’acqua frizzante (ride, ndr), ma ce la giocheremo”.

MOURINHO A ROMA TV+

“È merito dei ragazzi. Grande organizzazione e mentalità, grande rispetto per l’avversario e una competizione di knock-out, in cui tutti i dettagli fanno la differenza. All’intervallo ho detto: ‘Siamo 1-0. Tra 2-0 e 1-1 c’è una differenza enorme’. Penso che abbiano capito. Hanno fatto un secondo tempo di sacrificio e organizzazione. Ripeto quello che ho detto ieri della Real Sociedad: si è vista chiaramente oggi la qualità di gioco che hanno e anche lo sforzo che abbiamo fatto noi per, non voglio dire vincere la partita, ma cercare di essere avanti 2-0 alla fine del primo tempo”.

Da domani si pensa soltanto al campionato…
“Esatto. Abbiamo solo due giorni, sarà difficile recuperare gente, ma dobbiamo anche fidarci degli altri ragazzi del gruppo che sicuramente hanno voglia di fare bene. Oggi si è visto Karsdorp, che non era titolare da qualche tempo e ha risposto nel modo in cui ha risposto. Abbiamo bisogno di tutti, anche di questo stadio assolutamente incredibile. È assolutamente incredibile il modo in cui stanno dietro alla squadra. È bello da vedere e da sentire, ed è sicuramente una carica importante per i ragazzi”.

MOURINHO IN CONFERENZA STAMPA

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Le partite all’Olimpico vanno sempre alla stessa maniera, non può essere un caso.
“In casa abbiamo perso con Atalanta, Lazio e Napoli, pareggiato con il Torino. Non abbiamo tante opzioni offensive, non facciamo tanti gol, però possiamo cambiare sulle fasce. I giocatori sono freschi e hanno gamba, El Shaarawy ha giocato bene così come Spinazzola. Qualche gol può fare differenza, poi è entrato Belotti per Abraham, avevo solo lui in panchina. Solbakken è infortunato, ma comunque non poteva giocare in Europa. Siamo stati organizzati, abbiamo un’organizzazione dove 11 giocatori lavorano tanto, dove non c’è spazio per lavorare con 9 o 10, lavorano tutti. Siamo organizzati, analizziamo bene l’avversario e facciamo quello che possiamo. Sono tranquillo dopo le sconfitte e le vittorie, l’ho imparato con l’esperienza. La prossima settimana è pericolosa, è pericoloso a San Sebastian. Giocare contro la Lazio è lo stesso di giocare contro Milan, Juventus e un altro avversario, ma in questa città non è così. Non voglio andare a San Sebastian pensando al derby, se facciamo così perdiamo. Loro sono forti, hanno qualità e creatività, dobbiamo andare lì con tutto. Questo è solo il primo tempo, manca il secondo tempo”.

Dybala ha fatto un grande recupero nel secondo tempo. Sta portando questa filosofia in squadra?
“Se vogliamo fare dei risultati, tutti devono lavorare e sacrificarsi. Non conosco una squadra che non giochi come squadra, che poi non abbia successo. Paulo è un giocatore umile, non cerca la giocata individuale, vuole aiutare la squadra e ho capito che posso contare su di lui. Il ruolo che ha lo protegge un po’ per avere più freschezza nel portare la palla. La Real Sociedad gioca con un rombo a centrocampo, abbiamo avuto bisogno di chiudere spazi e gli attaccanti si sono dovuti abbassare e hanno fatto un lavoro straordinario. Se cambio Dybala lo faccio per stanchezza ma anche per protezione, perché non ho altri attaccanti, siamo un po’ limitati davanti. Non sono invidioso, nel calcio di meno, però ieri nel Bayern Monaco sono entrati Gnabry, Mané, Sané e un po’ li ho invidiati (ride, ndr)”.

Non ama parlare dei singoli, però vogliamo spendere due parole per Matic? Che leader è diventato in questa squadra dopo pochi mesi?
“C’è solo un leader (ride, ndr). C’è solo uno, nel senso che i giocatori sono tutti uguali, però mettono in campo esperienze di carriera diversa, modi diversi di pensare e questo è fantastico. Abbiamo bisogno di questo, però qui non abbiamo questo tipo di problema, siamo veramente una squadra con un solo leader. È molto importante che dentro il campo esista questo tipo di empatia, per me si dice empatia. Gente che non comunica, gente che non cambia punto di vista, poi si perde una partita e tre vanno sotto la Curva, due a bere acqua, sette nello spogliatoio, ma la nostra squadra nel bene e nel male è sempre stata unita e questo per me è un piacere”.

Sarri ha detto che la sua è stata una sospensione alla carriera: vuole rispondere? Quanto è importante avere un leader come lei nel derby?
“Non voglio parlare della squalifica perché c’è un processo in corso, è tutto sospeso. La frase di Sarri? Dipende dal risultato del processo, dopo posso dire qualcosa. Complimenti al Milan, prima squadra italiana ad approdare ai quarti di finale di Champions League. Ne vogliamo di più”.

FOTO: Credits by Shutterstock.com

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