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Mourinho: “Pinto mi ha promesso un altro attaccante dopo Azmoun. Lukaku? Non ne parlo”

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AS ROMA NEWS VERONA MOURINHO – Josè Mourinho, allenatore della Roma, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della sfida di campionato contro il Verona. Queste le sue dichiarazioni:

Azmoun e Lukaku?
“Neanche Azmoun è un nostro giocatore ancora, quindi fatico a parlare di lui. È a Roma, non so se sia a Villa Stuart quindi non lo vedo ancora come un giocatore della Roma. Immaginati a parlare di Lukaku, che è un giocatore del Chelsea. Per non scappare dalla tua domanda, ci sono tanti club in Inghilterra e anche in Italia dove indichi un nome di un giocatore e si fa quello. Noi siamo in una situazione diversa, quello che mi è stato proposto dal direttore era Azmoun non come il mio attaccante ma come uno dei miei attaccanti. Per essere uno dei miei attaccanti, se la sua condizione è buona, può aiutare. Ha fatto benissimo allo Zenit, non è andato bene al Leverkusen per questo possiamo prenderlo in prestito. Se avesse fatto bene, non avremmo potuto prenderlo. Quando il direttore mi ha proposto Azmoun mi ha detto che ne arriverà un altro, se sarò così sarò felice. Se sarà un terzo di qualità, con Belotti e Azmoun abbiamo buone opzioni. Ma sono tranquillo e aspetto. La cosa più importante è la partita di domani, penso a domani e abbiamo lavorato per questo”.

Il Verona? Domani ci saranno i tifosi in trasferta.
“Sono tanti, con la Salernitana erano pochi quelli che volevano aiutare, non erano tanti a volere aiutare la squadra. Se tutti questi vengono a Verona, con questo caldo, sicuramente vogliono aiutare la squadra. Ho giocato per due anni di fila contro il Verona, una volta abbiamo perso e una allo scadere vinta con il gol di Volpato. L’allenatore è bravo, gli piace giocare in un altro modo rispetto al passato, ha deciso di tornare alla stabilità degli anni precedenti giocando come prima. Ma abbiamo questo prima: giocheranno come vuole il mister o secondo la stabilità del passato? Siamo preparati, abbiamo lavorato, faceva caldissimo, abbiamo recuperato Pellegrini e Dybala dopo la squalifica. Abbiamo perso Sanches che ha un piccolo problema, non sarà disponibile domani. Vogliamo uscire da Verona con i punti”

L’attaccante che gli ha promesso Pinto?
“Non mi ha promesso nessuno, mi ha detto che lavoreranno forte in questa settimana per dare alla squadra un altro attaccante con caratteristiche diverse. Gli ho detto di lavorare tranquillo, io lo farò con la squadra”.

Preoccupato dalla situazione dei singoli attaccanti?
“Se andiamo da un club per prendere un attaccante che ha fatto grande stagione non abbiamo capacità economica per farlo, ci sono squadre che dicono di no, ci dobbiamo adattare con i rischi che sappiamo. Non è una sorpresa che domani Sanches non ci sarà, è la sua storia. Se gioca ad altissimo livello senza infortuni è titolare del Psg e non viene alla Roma in prestito. Pensiamo a Dybala, c’erano tanti club che avevano dubbi sulla condizione di Paulo e per questo siamo riusciti a prenderlo. Siamo diventati specialisti ad allenare gente così, con grande passato e potenziale, cercando di prendere il meglio da loro e trarre la potenzialità del loro livello avuto. È la nostra realtà, tranquilli, aspettative basse e la gente non pensi a cose che non si possono pensare. Magari per voi è una sorpresa vedermi tranquillo, ma è così e andiamo”.

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Al di là dell’attaccante si aspetta novità in uscita e in entrata?
“Hai utilizzato una parola interessante che è il mercato in uscita. Vediamo se non arrivi l’Arabia Saudita per nessuno, la nostra rosa può migliorare e peggiorare, il rischio è lì e presente. Abbiamo solo 4 difensori centrali, abbiamo 3 esterni di destra e abbiamo lavorato con tutti e tre per fare il terzo di destra. Se arriva qualcuno, è ottimo. Se non arriva, andiamo avanti così. Dico anche ai giocatori di essere motivati, anche chi gioca poco, arriverà il momento in cui tutti saranno importanti. Solbakken? Domani sarà in panchina, il campionato è lungo e arriverà il momento in cui tutti saranno necessari”.

Se dovesse arrivare Lukaku, l’obiettivo della Roma?
“Se siamo noi a migliorare da soli, ma migliorano anche gli altri. Il mio obiettivo non può andare più lontano di ‘voglio vincere la prossima partita’. Non sono capace. Inter, Milan, Napoli, Juventus giocano dichiaratamente per il titolo, una squadra che gioca per il titolo ovviamente deve finire nei primi quattro. La Lazio ha fatto un’impresa l’anno scorso in campionato ma era in vacanza in Europa, l’Atalanta investe tanto e la Fiorentina ha detto chiaramente quello che vuole, ha rifiutato 40 milioni più bonus. La Roma non è in condizione di farlo. Per me la Roma è fra il 5° e l’8à posto con Lazio, Atalanta e Fiorentina. Poi se può fare un’impresa e finire tra i primi 4, è ottimo. Noi in Europa vogliamo andare avanti”.

Ci può chiarire il problema di Renato Sanches? Cristante e Paredes insieme a centrocampo è possibile?
“Penso che rivedremo Renato dopo la sosta, magari potrebbe esserci una sorpresa ma spingere per recuperarlo presto non è la direzione giusta magari. Penso che tornerà dopo la sosta, ha un infortunio muscolare. Mi aspettavo la domanda se Pellegrini potesse giocare con Aouar, invece mi hai chiesto di Cristante e Paredes. I bravi giocatori possono giocare sempre insieme, sta all’allenatore trovare la soluzione”.

Se stanno tutti bene i centrocampisti sono 6 per 3 ruoli, non a breve termine ha fatto riflessioni sul cambio di modulo per togliere un difensore?
“Non in un modo obiettivo lo abbiamo fatto un po’ contro la Salernitana con l’uscita di Smalling e Cristante in quella posizione. Alla fine domani già non sono 6 ma 5, dopo la prossima settimana sarà l’ultima dove abbiamo una partita alla settimana. Dopo è Europa il giovedì, poi di nuovo campionato e così via. In questo caso è una zona del campo dove abbiamo ottime soluzioni, è quasi come avere due nomi per uno stesso profilo e poi ci sono anche possibilità di combinazioni diverse. Poi dipenderà anche dalle caratteristiche dell’attaccante, poi anche da capire il secondo dietro Dybala come Pellegrini e Aouar. Sono contento del centrocampo, mi dispiace per Sanches. Ci manca intensità, non siamo una squadra veloce, ma giochiamo al nostro ritmo e non è alto. Perdendo la profondità, di potenza fisica e intensità di Zaniolo, quando sta bene Sanches sarebbe importante per noi”.

FOTO: Credits by Shutterstock.com

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