AS ROMA NEWS DERBY LAZIO MOURINHO – José Mourinho, allenatore della Roma, ha parlato ai microfoni di DAZN al termine del derby contro la Lazio pareggiato 0-0. Queste le sue dichiarazioni:
MOURINHO A DAZN
Approccio importante dopo Praga. Poche occasioni ma molto agonismo. Che sapore ha questo punto?
“Il sapore di un punto. Giochiamo per vincere ma il punto è positivo, meglio della sconfitta. Quando giochi contro chi ha più o meno gli stessi obiettivi e non perdi significa non perdere contro un avversario diretto”.
Approccio importante dopo Praga. Poche occasioni ma molto agonismo. Che sapore ha questo punto?
“Il sapore di un punto. Giochiamo per vincere ma il punto è positivo, meglio della sconfitta. Quando giochi contro chi ha più o meno gli stessi obiettivi e non perdi significa non perdere contro un avversario diretto”.
Sui cambi in ritardo.
“Hanno giocato i giocatori che stavano meglio. I tre di centrocampo stavano in buona condizione. Non ha giocato Renato né Pellegrini così come Aouar. Abbiamo giocato con 3 giocatori che avevano gambe, cuore e anima per giocare una partita di questo livello. I due quinti per strategia sapevo che sarebbe stato difficile fare 9 minuti ma praticamente lo avevano fatto. Lì avevano soluzioni. Dietro abbiamo solo questi, non ne abbiamo altri. Quando l’arbitro ha avuto quel criterio solo con noi dando due gialli in 20 minuti a due centrali, siamo in difficoltà. Ci cambia tatticamente la situazione perché a Karsdorp h detto di non saltare mai su Marusic altrimenti Mancini sarebbe andato in difficoltà con Pedro che è un fantastico giocatore che si butta in piscina in modo fantastico. Abbiamo fato una buona partita con personalità anche con tanta palla. Penso che siamo al 50% di possesso. E’ mancato il gol. Abbiamo avuto qualche opportunità. Bove se fosse stato fresco avrebbe messo dentro due palle. Rui Patricio non ha praticamente toccato palla ma quando lo ha fatto era presente. Ha fatto una partita straordinaria”.
Dybala è più indietro rispetto agli altri.
“Ha fatto un gran lavoro per noi. Non ha perso palla, ha fatto cambi di gioco. Potevo cambiarlo prima ma la sua sicurezza e la sua classe è una cosa di cui la squadra ha bisogno. La Lazio ha la possibilità di fare tanti cambi e se ci fossimo limitati a difendere sarebbe stato difficile. E’ un punto ma è solo uno, non solo due”.
Cosa ha detto a Sarri.
“E’ sempre molto simpatico con me, Abbiamo scherzato abbastanza prima della partite sulle parole che ci siamo detti durante la settimana. Ci siamo anche detti che ci vogliamo bene. Dopo la partita ci siamo detti che nessuno dei due piangerà o riderà”.
Un bilancio di questo inizio di campionato?
“Siamo a tre punti dal quarto posto. Per me il campionato è iniziato alla quarta. Le prime tre non erano campionato. Con tutto questo campionato siamo a 3 punti dalla Champions. Se avessimo iniziato alla quarta saremo in zona Champions. Dentro questo campionato abbiamo fatto una performance disastrosa contro il Genoa ma poi abbiamo fatto un campionato d’accordo con il nostro potenziale danneggiato però dal non avere Smalling, Pellegrini e Renato a mezzo servizio. In questo momento siamo in una posizione giusta con il lavoro che la squadra sta facendo. Possiamo migliorare e speriamo di essere più felici con questi giocatori che hanno questa storia clinica. Lavoriamo tutti forte per cercare di prevenirli. Renato ha fatto tre piccole partite. Vediamo se nelle prossime settimane può migliorare. Ci può dare tanto”
E’ soddisfatto quindi nono stante le critiche.
“Delle critiche no mmi interessa. Sono esigente con me stesso. Anche se avessimo vinto 5-0 non avrei dimenticato la partita di giovedì”.
MOURINHO IN CONFERENZA STAMPA
Come mai ha aspettato fino all’82’ per i primi cambi? Soddisfatto di come era messa in campo la squadra? Aveva preparato così la gara?
“Sapevo che i due quinti Spinazzola e Karsdorp sarebbe stato difficile fare tutti i 90’, abbiamo avuto un’esigenza diversa, un dispendio emozionale diverse. Anche con Zalewski eravamo a metà e metà, non si è allenato tanto in settimana, poi avevamo Celik e Kristensen. Sapevo che Bove avrebbe dovuto fare un lavoro diverso, avevo i centrocampisti in panchina che non potevano entrare come Pellegrini, poteva entrare Aouar ma non ha la capacità fisica per fare il lavoro di Bove, poteva entrare Renato Sanches ma era difficile per lui entrare in una partita fisica ed esigente. Quando hai Dybala e Lukaku, pensi sempre che sia difficile migliorare, puoi mettere un po’ più di freschezza e qualità, la tendenza è lasciarli in campo. Abbiamo cambiato Dybala per Azmoun, ma non eravamo sicuri di poter migliorare qualcosa. Se il risultato non è quello che vogliamo, per il modo di stare in campo, è stato ok. Diciamo la verità, la Lazio ha preso un palo e Rui Patricio ha fatto una parata straordinaria, ma sentivo che il controllo della partita era nostra, potevamo vincerla. Solo in un momento ho pensato di piangere, quando avevamo palla e abbiamo regalato un corner. Se avessimo preso gol, avrei pianto in campo. Siamo allenati per uscire dal basso e abbiamo regalato un corner”.
Cosa è mancato nella fase offensiva?
“Non è mancata ambizione, lo dico onestamente, penso sia mancata freschezza. Magari sbaglio nella mia analisi, ma Bove mi sembra abbia avuto due palle in area che con più agilità e con meno stanchezza avrebbe potuto definire. È difficile avere 4-5-6 palle gol in queste partite, puoi avere il controllo o no e lo abbiamo avuto contro una squadra che per filosofia è una squadra di palleggio, è una squadra che tiene di più palla. Non ho visto le statistiche, ma dubito che la Lazio abbia fatto più di noi. Potrebbe sembrare mancanza di ambizione, ma può esserci anche un po’ paura. All’intervallo ho detto a Spinazzola e Karsdorp che Ndicka e Mancini erano ammonito e ho detto loro di evitare l’uno contro uno con questa situazione, ho detto loro che dovevamo proteggere i ragazzi con il giallo e saltare in maniera non aggressiva. La paura dell’arbitro ci ha fatto cambiare tatticamente, ci ha fatto essere più bassi. Volevamo aggredirli più alti come fatto all’inizio ma non abbiamo potuto farlo per 90 minuti”.
La zona Champions è a 3 punti soltanto. Pensa che possano essere gli scontri diretti con le avversarie a fare la differenza?
“Siamo lì a 3 punti, con il campionato che è iniziato nella prima gara contro la Salernitana. Ma se il campionato inizia alla quarta e dimentichiamo le prime tre gare con il mercato aperto, con Pellegrini e Dybala out per squalifica, la classifica sarebbe diversa. Siamo a 3 punti perché questa è la natura del campionato, l’Inter sta vincendo… ah sta giocando ora e non sta ancora vincendo? Vabbè, è normale che l’Inter e la Juventus vadano, l’Inter ha una squadra fantastica, la Juventus ha una buona squadra e un fantastico allenatore, l’Empoli ha fatto una partita fantastica con il Napoli, il Monza è venuto qua e ha fatto una partita fantastica, il Milan ha perso 3-2 contro il Lecce, anzi ha pareggiato 2-2. Ora avremo l’Udinese che sta facendo benissimo, è un campionato dove non c’è garanzia per vincere le partite, speriamo che tra due settimane Pellegrini e Renato Sanches siano in condizioni migliori, dietro purtroppo non c’è Smalling e con questa facilità di prendere gialli penso che Ndicka e Mancini siano vicini alla diffida e a essere squalificati”.
Massa non ha avuto coraggio con Immobile?
“Guarda, Colombo era il quarto arbitro e per me è un grande arbitro e grande quarto arbitro. È stato tranquillo, parlava con la panchina della Lazio e la nostra e mi ha detto una cosa per calmarmi, ma è una cosa che non accetto. Mi ha detto che noi non vogliamo fare quel tipo di giallo per protesta e io gli ho chiesto perché lo avessero fatto con Mancini a Milano dopo 10’ e lui mi ha risposto che è un’altra partita. La partita di Milano e quella odierna è dello stesso campionato e questo è un problema. Immobile ha protestato, sappiamo tutti che questo è giallo, lo sappiamo tutti. Immobile ha dominato completamente Massa, però va bene perché ho finito senza gialli grazie a Colombo, top player”.
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