NOTIZIE UDINESE-ROMA MUZZI – Roberto Muzzi, ex attaccante di Roma e Udinese, ha analizzato a RMC Sport il momento dei giallorossi, per poi commentare il nuovo ciclo dei friulani con Davide Nicola in panchina. Queste le sue parole:
Domani Schick scenderà in campo dall’inizio. Gli ultimi gol siglati cambieranno la sua stagione?
“I gol contano eccome! Schick ha grandi qualità, Roma purtroppo è una piazza molto difficile. Il ceco si è distinto ultimamente per ottime prestazioni e sono certo che riuscirà a continuare in futuro su questa falsa riga”.
Giusto dunque che vada fatto giocare…
“Assolutamente, Schick alla Roma sta soffrendo la concorrenza di un grande centravanti come Dzeko, che ne ha indirettamente condizionato il rendimento. Personalmente mi sarebbe piaciuto vederlo ancora qualche anno alla Sampdoria, sarebbe maturato scendendo in campo con continuità”.
Differenza di rendimento tangibile quella della Roma rispetto alla passata stagione. Colpa delle partenze?
“Le cessioni si sono fatte sentire, specialmente a causa della perdita di due uomini di esperienza come Nainggolan e Strootman esperienza. Di Francesco è stato bravo ad accorgersi che giocare a 3 a centrocampo con questa squadra era impossibile e ha rivisto la sua idea di calcio. Ora la Roma ha un’identità”.
Una Roma a due facce, quella in campionato rispetto a quella in Champions League. A cosa è dovuto?
“E’ una questione di stimoli. La Champions ti fa scattare dentro quel qualcosa in più, sta a Di Francesco traslare la mentalità europea anche alle gare di Serie A, a cominciare dalla sfida di sabato che non sarà affatto semplice per i giallorossi”.
Udinese partita bene con Velazquez, poi si è persa per strada. Sarà Nicola il tecnico giusto per ripartire?
“Conosco personalmente il mister, è molto preparato. Ha scelto una piazza difficile, anche se dall’esterno non si direbbe. L’Udinese ha fatto le sue fortune giocando con la difesa a 3, cambiare fisionomia alla squadra inculcando il 4-4-2 non sarà un’impresa facile. Questo nuovo ciclo dei bianconeri mi incuriosisce molto”.
In quale attaccante ti rivedi di più?
“Cutrone e Simeone potrebbero essere due profili a me simili, anche se io ero più rapido e meno goleador di entrambi”.
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