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Nainggolan: “Il rinnovo? E’ quello che ho sempre voluto”
Radja Nainggolan, subito dopo il rinnovo fino al 2021 con la Roma, ha rilasciato un’intervista al canale tematico giallorosso. Queste le sue dichiarazioni.
Finalmente il rinnovo che tanti tifosi aspettavano: Radja Nainggolan e la Roma continueranno insieme, per altri quattro anni.
Penso che questo fosse l’obiettivo più importante. Ho dimostrato quello che ho sempre voluto. Sono contento. L’anno scorso ci sono stati pochi contatti per questo rinnovo ma una volta che abbiamo iniziato ne siamo usciti subito e sono molto contento per come sia andata.
Sei consapevole del fatto che per la Roma, per la squadra e i tifosi sei un punto di riferimento? Anche per questo hai deciso di rimanere?
Non solo, per me è importante anche il viver bene. Sto bene, sono felice dove sto, spostarmi a 29 anni da un’altra parte per fare un’esperienza di qualche anno sinceramente non era una cosa che avevo in mente. Sono felice, soprattutto dell’accordo che abbiamo trovato insieme e del fatto che possiamo continuare insieme.
Quanto conta per te la forza di questa Roma? C’è la sensazione che si stia andando verso una direzione di grandezza?
Sono un paio d’anni che comunque sia si è sempre costruita una squadra forte: i giocatori vanno e arrivano, ma queste sono problematiche societarie, io posso parlare di quello che vedo in campo e abbiamo sempre avuto una squadra competitiva. Penso che le prime due partite di quest’anno abbiano dimostrato che siamo sulla buona strada e che stiamo lavorando bene. Quindi dobbiamo essere fiduciosi sperando che il campionato vada al meglio.
Voi impegnati con le nazionali a giugno vi siete uniti al gruppo direttamente per il viaggio negli States, quali sono state le vostre prime sensazioni del mister?
Ho avuto una bella impressione dello staff. Sono tutti disponibili, anche tutti noi ci siamo messi a disposizione: il mister è molto chiaro con le sue idee, quindi noi giocatori dobbiamo essere bravi a metterci a disposizione e stiamo cercando di farlo. Ovviamente non è una cosa semplice cambiare da un modulo all’altro, personalmente dovrò tornare al ruolo che avevo tre-quattro anni fa. Mi devo di nuovo un po’ adattare, ma non credo ci siano problemi. Voglio fare bene, come lo vuole tutta la squadra.
Lo spirito del gruppo conta tantissimo, ma la sensazione è che quest’anno ci sia una bella atmosfera sul campo.
È sempre stata bella l’atmosfera del gruppo. L’anno scorso, quest’anno, due o tre anni fa. Io ho sempre trovato un gruppo unito e ho notato lo stesso anche quest’anno, una volta tornato. Per noi calciatori è molto importante far parte di un gruppo in cui ognuno sa quanto vale per l’altro.
Qual è il significato di questa tournée? Come ti trovi in queste situazioni?
Per quanto riguarda le partite in sé, è sempre buono far risultato. La situazione di quest’anno è un po’ meglio rispetto alle altre esperienze, non viaggiamo ogni due giorni, ci siamo stabiliti in un posto e viaggiamo solo per la partita. È molto simile a quello che facciamo per il campionato, credo sia la formula migliore rispetto ai tour fatti in precedenza. Nelle partite abbiamo affrontato avversari importanti, noi giocatori vogliamo metterci in mostra e contro avversari forti hai la possibilità di dimostrare quanto vali.
Che impressioni hai avuto dei nuovi arrivati? L’altra sera abbiamo visto un Ünder in forma…
I nuovi saranno sicuramente validi, daranno il loro contributo e metteranno in difficoltà allenatore e giocatori. È buono avere concorrenza, così la concentrazione e la voglia di far bene aumenta e si può far sempre meglio. Il ragazzino turco ha personalità e tante qualità tecniche, sicuramente può crescere fisicamente e si vede che i colpi ce l’ha. Mi ha impressionato.
Ora c’è la Juve: per te non è mai un’amichevole, è così?
Si, sicuramente siamo in preparazione, ma quella di domenica è una partita che ho sempre sentito. Questa cosa nasce da tanti anni fa. Io alla fine sono sempre uno sportivo e quando c’è da dire che è una squadra forte lo dico: è una squadra forte. Poi ovviamente ci sono sempre le battute e i botta e risposta, ma fa parte del gioco.
Cosa ti senti di dire ai tifosi, devono essere fiduciosi sul fatto che la Roma sarà una squadra competitiva il prossimo anno?
Spero di ritrovare l’Olimpico dell’ultima partita. Abbiamo bisogno di una spinta e credo che come in tutte le altre squadre si può fare meglio con una bella bolgia dietro. Una volta che tornerà la bolgia vera di Roma, credo che diventerà difficile per tante squadre portarci via in punti.
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