AS ROMA NEWS NAINGGOLAN LUKAKU – Radja Nainggolan, ex centrocampista della Roma, ha rilasciato un’intervista al Corriere dello Sport parlando anche dell’arrivo in giallorosso di Romelu Lukaku. Queste le sue dichiarazioni:
Hai visto lo spettacolo dei settemila tifosi a Ciampino?
“Sì, l’ho seguito ed è stato emozionante. Però ti posso dire una cosa? Se domani tornassi ci sarebbero ancora più tifosi di quanti ne ho visti a Ciampino martedì. Io sarei ancora importantissimo per la Roma”.
Il suo rapporto con i romanisti è ancora speciale.
“Sì, ma io parlo di campo. Sono ancora forte, solo che purtroppo i club guardano troppo l’età che per me invece è soltanto un numero. Io sto benissimo. Il giorno che non riuscirò più a correre come prima mi metterò da parte. Mi sento ancora forte, non è ancora giunta l’ora di chiudere la carriera”.
Quindi lei vorrebbe tornare in Italia?
“Sì, ma io costo troppo per queste squadre (ride). Di certo posso dare ancora tanto a una big. Non solo in campo”.
Anche fuori?
“Sì, ma lascia stare quello che facevo in passato, all’extra calcio, quelle sono c*****e. Io parlo di spogliatoio, per l’uomo che sono e i miei valori sono sicuro che potrei essere importante per il gruppo. Anche per i giovani. Ma non sono il tipo che si offre, sono le squadre che mi devono scegliere. Però quando vedo la Roma…”.
Che succede?
“Mi sale la cattiveria. Mi spiego. Da quando ho lasciato la Roma vedo sempre la squadra ballare tra il quinto e il settimo posto, e questo mi fa stare male. Anzi, mi dà quel veleno che avevo dentro quando scendevo in campo con quella maglia. Per me rimane una piazza che deve sempre stare tra le prime quattro. Lo dico oggi, lo dirò domani e pure tra dieci anni. Speriamo che con un bomber da venti gol sicuri possa finalmente tornare a giocare la Champions”.
Quindi ora parliamo di Lukaku?
“Ora sì, e ti dico che sono davvero felice che sia alla Roma. È stato un colpo importante per il club”.
Romelu cosa può aggiungere?
“Ha la mentalità vincente, del grandissimo giocatore. Del professionista. Io lo conosco benissimo, è un ragazzo perbene che dà tutto per la squadra. Non crea problemi, è concentrato sul gruppo e sull’obiettivo ventiquattro ore al giorni. E lui è felicissimo di questa sfida”.
Beh, di certo sarà contento che non sia andato alla Juventus visto il suo rapporto con i bianconeri.
“Certo. La Juve è una grande società, ha vinto nove scudetti di fila, ma la cosa più bella è sempre battere quelli più forti. È stata una sfida personale quella di lottare contro di loro, non sempre ho vinto ma li ho messi in difficoltà. Andare alla Juventus sapendo che avrebbe vinto lo scudetto equivaleva a essere solamente un numero della squadra. Io invece preferisco essere un protagonista. Sono contento che Romelu non sia andato alla Juventus e abbia scelto la Roma. Di meglio Mourinho non poteva trovare. Così come Romelu: vivere questa stagione alla Roma, da protagonista, gli farà vivere una seconda giovinezza. Anzi, adesso lo chiamo e glielo dico”.
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