Alessandro Nesta parla del suo rapporto con Francesco Totti. L’ex capitano della Lazio, intervistato dal Corriere dello Sport, è stato interpellato anche sulla sua amicizia con il numero 10 giallorosso.
“Giocare a 40 anni è dura, Francesco ancora riesce a giocare, tanto di cappello. Io avrei continuato sino a 70 anni, se avessi potuto. Il problema è che sono tutto rotto. La cosa più bella è stare dentro al campo. Allenare è bello, ma giocare lo è ancora di più. Non so se qualche mio collega pensa il contrario. Io per adesso penso sia meglio giocare e non so se cambierò idea. Rapporto migliorato con Francesco dopo aver lasciato la Lazio? Ma no, anche prima eravamo amici, solo che non ti ci potevi vedere, non potevo andarci a cena, per intenderci. Questo per la mentalità della città, forse non solo di Roma, ma per la mentalità italiana. Magari al Nord, in una città come Milano, succede meno perché hanno vinto di più, ma in generale c’è una mentalità diversa. In Italia non si accetta la sconfitta, non si è mai obiettivi, si divide, si cerca solo un colpevole”.
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