James Pallotta, presidente della Roma

Il presidente della Roma James Pallotta, dopo l’intervista rilasciata ad una web radio americana, ha parlato anche con Associated Press. Queste le sue dichiarazioni:

Sulla possibilità di vendere il club…
Non vogliamo venderlo, pensiamo ci siano ottime possibilità di costruire una grande squadra, uno stadio con strutture anche di intrattenimento. Ma se non riuscissi a ottenere l’ok, allora qualcun altro dovrà prendersi la briga di farlo al posto mio.

Il prossimo mese saranno cinque anni dal suo insediamento…
Allora avrei voluto conoscere il calcio come lo conosco ora, così come i giocatori. Ci sono davvero molte cose da imparare. Nei primi anni ho speso davvero tanto tempo per il lato finanziario del club, con le banche… Ho ereditato molte cose che hanno avuto bisogno di una sistemata, ma adesso siamo in ordine su molte cose.

Le spese del Milan?
Sono sconvolto dalla Uefa, è uno scherzo. È pazzesco, non ha senso, non hanno soldi. I responsabili del fondo Elliot sono miei amici, possederanno la squadra, hanno un debito.

Il ruolo di Totti da dirigente?
Francesco ha bisogno di un po’ di tempo per pensare, abbiamo avuto molte conversazioni. Lo aiuteremo e lavoreremo con lui per il suo bene e quello della squadra.

Che ne pensa dell’acquisto di Kolarov?
Un colpaccio.

Gonalons cosa porterà alla squadra?
Penso che sarà una grande sorpresa in relazione a quanto l’abbiamo pagato. Credo che il centrocampo sia il più forte che abbiamo mai avuto.

Alcuni giocatori presi non sono molto conosciuti, fa parte del piano di Monchi?
Questo è quello che lui fa veramente bene. Ha una rete enorme e lavora ininterrottamente. Non so neanche se dorme, cosa che mi piace perché non dormo neanche io.

Com’è il suo rapporto con la stampa italiana?
La loro capacità di manipolare le storie van ben oltre quello che succede negli States. E’ da molto tempo che quando mi sveglio non leggo più i giornali. Non li raccolgo neanche più. Ogni volta che leggo un articolo o qualcosa di simile vorrei solo buttarmi dalla finestra. Scrivono solo cose sbagliate.

Spalletti aveva un rapporto difficile con i media.
Lui ci pensava spesso. Io andavo nel suo ufficio e dicevo “Luciano come va oggi?”, poi usciva e andava da qualcuno a chiedere “cosa pensi che significhi?”. Io lo amavo, ma la stampa lo ha fatto impazzire. Voleva solo litigare con loro.

Di Francesco?
Eusebio ha giocato con la Roma, era molto apprezzato, lo conoscevano. Ogni tanto quando prendi un nuovo allenatore senti qualcuno della stampa dire “brutta scelta, brutta scelta”. Ma tutti pensavano che lui fosse bravo. Ero scioccato.



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