AS ROMA NEWS PANATTA MOURINHO – Adriano Panatta, ex tennista e tifoso romanista, ha rilasciato un’intervista a La Gazzetta dello Sport parlando della Roma e della sfida di stasera contro il Milan. Queste le sue dichiarazioni:
Mourinho ha detto: “Pensano che io sia Harry Potter”.
«Eh, Mourinho mette sempre le mani avanti. È un grandissimo paraculo. Sa come si fa, soprattutto in una piazza come questa».
Quando è stata l’ultima volta che è andato allo stadio?
«Non ci vado da anni. Quando lavoravo da direttore al Foro Italico ho visto scene che non mi piacciono. Fumogeni, violenza, caos. E poi davanti alla tv si sta più comodi».
La sua passione per la Roma come è nata?
«Ah, non saprei. Mio padre era laziale».
Magari è diventato romanista per questo motivo, in opposizione…
«Certo che no. E poi non si sa mai perché si tifa per un club. Uno zio romanista mi ha portato allo stadio quando ero piccolissimo e non ho mai cambiato».
Il suo giocatore preferito?
«Conti, Graziani, logicamente Totti, Falcao. Tanti. Ora mi piace Dybala».
Che non giocherà questa sfida con il Milan. Quali aspettative ha?
«Il Milan è favorito. Senza Dybala la Roma è un’altra squadra. La vedo male: se non hai il talento che sblocca la partita diventa tutto complicato».
Mourinho dice che la squadra meno tecnica di solito è quella che si affida di più alla tattica.
«Ha ragione. Se non hai talento devi affidarti ad altro. Nel tennis è così: i giocatori meno fantasiosi sono i più solidi. Gli altri sono più estrosi e sorprendenti e anche nel calcio che è uno sport di squadra alla fine la regola funziona. Se hai meno talento, punti sulla solidità. Come le ho detto, Mou mi piace: non lo conosco, ma mi sembra un simpatico filibustiere».
Se la Roma fosse un tennista a chi assomiglierebbe?
«Mah, non mi viene in mente nessuno».
E il Milan a chi assomiglia?
«Diciamo che il Milan assomiglia a Bertolucci e la Roma a Panatta».
Scusi Panatta, però il paragone visti i trascorsi tennistici non ci sta…
«Sì, vabbè, però così Bertolucci è contento. Il Milan ha alti e bassi, però ha sempre una buona classifica».
Sinner è milanista. A chi somiglia?
«Alle prime quattro squadre del mondo. Real Madrid, City, Psg… il suo livello ormai è quello».
C’è un tennista di oggi che ama per la capacità di giocare usando la fantasia?
«Il tennis di oggi è tutto meno che fantasioso».
E nel calcio quali sono i giocatori che risvegliano il suo interesse?
«Messi, facile dirlo. Poi Luka Modric. Modric è la somma di tutto. Messi è come Federer».
E Modric come Panatta?
«Non glielo auguro».
Dove vedrà la partita?
«Negli studi della Domenica Sportiva, con Lele Adani e gli altri».
Se la Roma vince, parte la telefonata a Bertolucci?
«Guardi, questa soddisfazione proprio non gliela do. Prima ci prendevamo in giro sull’argomento calcio. Ai tempi del Milan di Sacchi quando vinceva tutto faceva molto il fenomeno. Adesso un po’ meno».
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