ULTIME NOTIZIE SCONTRI PARIS FC LIONE – Hanno destato scalpore le immagini arrivate nella serata di ieri dalla sfida, valida per i trentaduesimi di finale della Coppa di Francia, tra il Paris FC e il Lione. All’intervallo, le due tifoserie sono venute a contatto scatenando incidenti e scontri.
All’intervallo, sugli spalti dello stadio parigino di ‘Charlety’, si sono sviluppati incidenti pesanti tra i supporter del Paris FC e del Lione. Il risultato era sull’1-1, grazie ai gol di Gaetan Laura per i padroni di casa e di Moussa Dembele per gli ospiti.
La partita, in un primo momento interrotta, non è stata più ripresa perché non c’erano le condizioni per garantire l’ordine pubblico. A fine partita, inevitabilmente, sono volati gli stracci tra i due presidenti. In particolare, Pierre Ferracci, massimo dirigente del Paris FC, non ha avuto parole tenere nei confronti dei tifosi lionesi, accusati di aver scatenato il panico.
Scontro Aulas-Ferracci: “Un branco di deficienti, hanno rovinato tutto”
Il primo a prendere la parola è stato il presidente del Lione, Jean-Michael Aulas: “Le responsabilità sono condivise – le dichiarazioni riportate da ‘RMC Sport’ – Molti elementi dimostrano che abbiamo delle responsabilità che andremo a punire, ma i primi petardi sono arrivati sui tifosi del Lione. Quindi, c’è stata una ribellione. Abbiamo anche visto centinaia di persone sul campo che non erano lionesi. Puniremo i responsabili, ma non possiamo assumerci tutte le responsabilità. Adotteremo misure estremamente severe nei confronti di tutte le persone che verranno identificate. Presenteremo una denuncia”.
A stretto giro di posta, è arrivata la risposta del massimo dirigente del Paris FC, Pierre Ferracci: “Un branco di deficienti ha rovinato tutto, come al solito. E sono gli ultras del Lione. È chiaro a tutti chi ha originato gli incidenti, anche se i dirigenti hanno dovuto proporre una versione che li tenesse in piedi. Ho persino sentito dire da loro che era stato un gruppo di supporter del Paris Saint-Germain, infiltrati, ad attaccarli”. La questione è destinata a continuare, ma resta, di certo, una bruttissima immagine.
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