NOTIZIE AS ROMA PELLEGRINI – Lorenzo Pellegrini, centrocampista della Roma, autore del gol del vantaggio nel derby di ieri, ha rilasciato un’intervista a Roma Radio.
Quanti secondi hai dormito?
Pochi! Pochissimi! (ride, ndr)
Il tuo primo derby vinto con colpo di tacco così.
È fantastico, era il mio esordio nel derby. Ci serviva vincere.
Quanto tempo hai avuto per renderti conto del tuo esordio?
Zero! Sembrava che Pastore dovesse bere, che dovesse chiedere qualcosa. Non sembrava che stesse male, stava giocando un’ottima partita. Poi mi hanno detto vatti a scaldare, ho fatto un allungo e mi hanno richiamato. Forse è stato meglio così…
Forse è anche meglio non pensarci.
Non c’è stato molto tempo per pensare o riscaldarsi, ma il mister mi aveva detto che probabilmente sarei entrato. Daniele stava un po’ così, Pastore era rientrato da poco e poteva non avere i 90′. Questo ti aiuta mentalmente a preparare la partita. Mi sono subito sentito bene. È difficile e complicato, c’è tanta gente allo stadio. Si sa che il derby per noi romani è particolare, ma mi sono sentito subito bene. Ieri mi sono veramente divertito in campo.
Hai giocato in una posizione un po’ diversa del solito.
Sicuramente un ruolo diverso dalla mezzala, ma anche simile. Il fatto di giocare tra le linee, di accompagnare l’azione. Forse da trequartista si è più liberi di inserirsi, sai che dietro ci sono i tuoi compagni a centrocampo che possono rimediare. Sei un po’ più libero dalla fase difensiva. Mi piace molto giocare lì, ma non è che posso giocare solo in una posizione. A centrocampo penso di poter immedesimarmi in tutti i ruoli. Ci sono cose che riescono meglio ad altri miei compagni. Mi piace giocare lì, l’avevo già fatto a Sassuolo.
Hai avuto tempo di pensare o è stato istinto?
L’istinto mi ha detto che potevo fare solo questo. Ho detto faccio così e speriamo che entri. Ed è entrata…
Da Bologna a ieri. Cosa è scattato nella vostra testa in una settimana?
Non eravamo scarsi prima e non siamo fenomeni adesso. Quello che ci ha aiutato è stato anche guardare la classifica. Noi parliamo di questo tutto il giorno. Stare in una parte di classifica dove non meritavamo di essere ci ha fatto scattare un po’ di voglia di rivalsa di far capire a tutti che noi abbiamo voglia di fare bene. Abbiamo vinto due partite, ora però ce ne sono tante altre e dobbiamo continuare a dimostrare quello che abbiamo dimostrato in questa settimana.
Avete sofferto insieme, insieme vi state tirando su.
Certo. Kolarov non ha mollato, c’è stato per la squadra. Questa è una cosa che vedo nel gruppo. Siamo un bel gruppo, unito. Nonostante i momenti di difficoltà, il gruppo non si è mai disunito. È stato sempre bello e positivo, soprattutto per noi giovani che abbiamo da imparare. Quello di Kolarov, ma anche quello di De Rossi che stava poco bene.
Le cose sono diverse da dentro.
Sì, sono più semplici. Noi non dobbiamo cercare una soluzione, dobbiamo semplicemente ritrovare serenità nel fare le cose e continuare a lavorare sempre. Per me parlare troppo è un po’ sbagliato a volte. Noi facciamo questo lavoro dall’interno, è questo l’atteggiamento da tenere. È normale che ognuno faccia il suo lavoro e debba cercare una soluzione. Noi giocatori l’unica soluzione che dobbiamo trovare è stare al 100% fisicamente e mentalmente. Non credo tanto al ‘ce l’ha con l’allenatore o col compagno di squadra’. Ci sono tante dinamiche, positive e negative. Sarà sempre così: se un giocatore non gioca, ‘je rode il culo’. Noi dobbiamo sempre pensare al nostro ruolo.
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