AS ROMA NEWS UDINESE PELLEGRINI – Lorenzo Pellegrini, capitano della Roma, ha commentato la vittoria dei giallorossi per 3-0 contro l’Udinese in campionato. Queste le sue dichiarazioni:
PELLEGRINI A DAZN
Tre come i gol, le vittorie consecutive e il terzo posto.
“Era importante perché avevamo avuto la possibilità di vedere i risultati delle altre squadre e poi perché era tanto che lavoravamo per essere lì. È stata una bella giornata. Ora ci sono altre partite, da adesso penseremo a quella di giovedì. Abbiamo una rimonta da fare. Poi ci riconcentreremo sul campionato. Questa squadra ha fatto dei miglioramenti a livello mentale”.
Quando hai segnato come ti sei sentito?
“Libero. Era da un po’ che non segnavo, mi mancava. Le persone che mi vogliono bene mi hanno detto di ritrovare un po’ di serenità e leggerezza e oggi ci sono riuscito”.
Il cuoricino per chi era?
“È un’esultanza che viene da mia figlia, ma è anche per questo stadio. Lo sapevo, ma oggi è stata una conferma: nel bene o nel male posso sempre contare su qualcuno e loro sanno che possono sempre contare su di me. Io faccio il mio meglio in campo per loro”.
La scelta del tiratore del rigore?
“Scelta del mister, io l’avrei tirato. Mi ha detto che per quello che era successo, non per il rigore di giovedì ma per il momento e la spensieratezza che andava ritrovata, non dovevo avere nulla nella testa. Oggi è andata così, ma io lo avrei calciato. Parlerò con il mister, ma in caso di un altro rigore voglio essere pronto per batterlo”.
PELLEGRINI A ROMA TV+
“Credo che la cosa più importante da guardare oggi sia il miglioramento mentale della squadra. Dobbiamo continuare così”.
Tutti abbiamo visto lo striscione in Curva Sud e dopo il gol hai indicato i tifosi. Cosa ha significato per te questa giornata?
“Era un modo per ringraziarli, non era scontato. Questa cosa mi ha dato tanta carica. Il gol è per me e soprattutto per loro. Oggi ho avuto la conferma: al mio fianco non sono solo e loro uguale. Andiamo avanti così”.
E ci saranno tutti anche giovedì.
“Non è la prima volta che ci troviamo in questa situazione. Sappiamo quello che dobbiamo fare, dobbiamo remare tutti insieme per entrare in campo e giocare 70.000 contro 11. Dobbiamo spingere forte perché bisogna passare il turno”.
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