Lorenzo Pellegrini, centrocampista della Roma, ha rilasciato un’intervista a Sky Sport in vista della sfida contro il Napoli. Queste le sue dichiarazioni:
Cosa ti è rimasto del settore giovanile?
Un’esperienza bellissimo, qui ci sono cresciuto e continuo a crescerci. E’ bellissimo stare qui di nuovo.
A Cesena l’esordio in A con Garcia.
E’ stata un’emozione grandissima, era completamente inaspettata. La rifinitura era andata bene e il mister mi disse che era contento, ma non mi aspettavo di esordire. Siamo riusciti a vincere, venivamo da qualche pareggio e la vittoria è stata la ciliegina sulla torta.
Primo gol in A in Samp-Sassuolo.
Momento che rimarrà impresso nella mente per sempre. E’ stato bellissimo, erano le prime partite che facevo. Poi ho avuto continuità, sentivo che andava sempre meglio e il gol è sempre eccezionale, il primo in A è bellissimo.
Ora il primo con la Roma lo tieni in serbo per sabato?
Speriamo. Mi piacerebbe segnare il primo all’Olimpico, ma quando arriva arriva. Io ci provo sempre.
Che certezze portate in campo dopo queste vittorie?
Siamo una squadra, mi sento di dire un bel gruppo in cui si può continuare a lavorare e crescere. Sabato ci aspetta una partita importante, uno scontro diretto per i primi posti. Il Napoli sta facendo benissimo, noi stiamo facendo bene, abbiamo fatto un bell’inizio. Dobbiamo continuare così per vincere col Napoli e per affrontare la gara di Champions.
Il dolore al polpaccio è sparito. Come ti senti?
Abbiamo lavorato molto bene, sono rientrato da oggi. Il dolore è sparito, sarò a disposizione per sabato. Dispiaciuto per aver saltato la Nazionale, ma non era possibile farcela.
Si parla tanto di te, sembri vivere tutto con tranquillità?
Di carattere cerco di rimanere tranquillo e sereno. Se sono qui è semplicemente perché non ho mai smesso di lavorare, e cercare di fare meglio. L’obiettivo è questo. Nel calcio si fa presto a dimenticare, si continua sempre a lavorare e crescere. Speriamo che qui a casa ci riuscirò ancora meglio. La mentalità è la cosa più importante.
Cosa rappresenta Di Fra per te?
Mister da subito importantissimo, mi ha aiutato molto a farmi capire questo tipo di mentalità, questo modo di ragionare, cercando di farmi capire che non bisogna mai accontentarsi. E’ stato e continua ad essere molto importante per la mia carriera e la mia crescita. Lui come tutto lo staff.
A chi ti sei ispirato per la tua crescita?
Quando ero piccolino non avevo capito quale fosse il mio ruolo. Come ho detto tante volte, Daniele (De Rossi, ndR) è stato sempre un punto di riferimento. Poi mi è sempre piaciuto Ronalindho. Era bello vederlo giocare perché ti dava gioia vederlo giocare.
C’è un consiglio che tieni nella testa?
Con Daniele ci capita spesso di parlare. Lui mi dice che sono anche un po’ troppo frettoloso nell’andare in avanti, mentre sto capendo che è molto importante gestire per poi ripartire e trovare la palla giusta.
Il Playoff dell’Italia.
Le gare di novembre saranno importantissime. Stiamo già pensando a questo, saremo tutti davanti alla tv per i sorteggi.
De Rossi, Florenzi e Pellegrini: tre ragazzi romani che potrebbero giocarsi insieme il Mondiale in Russia.
Pensandoci è sicuramente una cosa più unica che rara. Sarebbe stupendo se riuscissimo ad esserci. Questi spareggi sono importanti, dobbiamo dimostrare di poter esserci al Mondiale. Sarebbe bello andare con Ale e Daniele, due persone fantastiche.
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