Lorenzo Pellegrini e Monchi

Lorenzo Pellegrini parla da romanista. Infatti il centrocampista ex Sassuolo ha firmato il contratto con la Roma e ha rilasciato alcune dichiarazioni:

“È un’emozione grande. Sono cresciuto qui a Trigoria e tornarci da calciatore è un sogno per ogni bambino che entri qui per fare un allenamento”, ha dichiarato il giallorosso nella sua prima intervista. “Ora bisogna imparare a mettere da parte i sentimenti. È arrivato il momento di dare tutto per questa maglia. Spero e sono sicuro che non deluderò Società e tifosi”.

Che giudizio dai ai tuoi due anni nel Sassuolo?
“In maniera positiva. È stato fatto un grande percorso di crescita, costante. Non è stato semplice trovare il mio spazio all’inizio. Sono stato aiutato dalla società, dall’allenatore e dello staff che mi hanno sempre fatto stare sereno. Ho trovato delle persone vere che mi hanno fatto diventare uomo. Porterò il Sassuolo sempre nel cuore”.

Che tipo di allenatore è Di Francesco?
“Ha le idee molto chiare. Cerca sempre di essere se stesso. In questi due anni mi ha fatto giocare e mi ha trasmesso la mentalità di non accontentarsi mai e di cercare di fare sempre qualcosa in più: questo è essenziale sia per un calciatore sia per un allenatore”.

Cosa ti porti dietro dagli Europei Under 21?
“L’Under 21 più che una squadra è una famiglia per me. Da un anno e mezzo sono stato sempre convocato. Ho un rapporto speciale con i compagni e vincere con loro sarebbe stato ancora più bello. Il rammarico per essere usciti c’è, anche se forse abbiamo incontrato la squadra più forte dell’Europeo”.

Da piccolo giocavi come punta, poi hai ricoperto tutti i ruoli di centrocampista
“Da piccolo ero punta e mi piaceva, ero il più alto di tutti e segnavo sempre. Il ruolo di centrocampista mi piace molto, è il mio ruolo, mi piace molto: si sta sempre nel vivo del gioco, toccando molti palloni. La mia posizione preferita è da mezz’ala”.

In cosa pensi di poter migliorare?
“In tutto, mi è stato sempre trasmesso il pensiero di non accontentarmi mai. Quest’anno potrò giocare con campioni con più esperienza di me e cercherò di rubare tutto da loro, per diventare un calciatore più completo e più pronto. Il miglioramento non finisce mai, neanche a 30 anni, come dimostrano i migliori calciatori italiani”.

C’è un calciatore al quale ti ispiri?
“Sono sempre stato molto preso da Daniele De Rossi. L’ho sempre visto come un punto di riferimento, non tanto perché mi ispiri a lui dal punto di vista calcistico, ma livello di persona mi è sempre piaciuto molto”.



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