Diego Perotti

NOTIZIE AS ROMA PEROTTIDiego Perotti è il protagonista di oggi del Q&A organizzato dalla Roma sui propri canali social. Queste le parole dell’esterno argentino a pochi giorni dalla ripresa del campionato:

Come è stato segnare il suo primo gol con la Roma?
Era la mia seconda partita alla Roma, nella prima avevo fatto un assist e in quella è arrivato il gol. È stato anche bello, con un tiro al volo a giro. È stato molto emozionante.

Ha un tatuaggio a cui è più affezionato?
Quello sul braccio destro con i monumenti simbolo delle città in cui ho giocato. Rappresenta la mia carriera, ci tengo tantissimo e mi piace molto come me lo hanno realizzato. E sto pensando di tatuarmi anche il braccio sinistro.

Perché ha coperto le labbra (tatuaggio) sul collo?
Perché ho rimosso il tatuaggio del bacio sul collo? Non mi piaceva come era venuto quindi ho deciso di coprirlo con quello con lo scarpino e il pallone.

Qual è il miglior ricordo che ha del suo idolo Riquelme?
Una giocata: il tunnel di suola all’indietro fatto contro il River. Una delle giocate viste dal vivo che mi è rimasta nell’anima. In una partita così importante poi… Vederla è stata più emozionante che potermi allenare insieme a lui.

Qual è il suo posto preferito a Roma?
Devo dire la verità: Roma è bellissima ma il posto che preferisco è sempre casa mia, mi piace passare più tempo possibile con la mia famiglia. Non mi è mai piaciuto troppo andare in giro o fare passeggiate.

Finale di Europa League, 5 rigoristi, chi sceglie?
Ti dico i miei 5 rigoristi ideali: il 1° lo tiro io.
Il 2° Jorginho, che tira benissimo.
Il 3° Riquelme.
Il 4° Zidane, per quello che ha calciato nella finale del Mondiale del 2006.
Il 5° Sergio Ramos, anche da difensore centrale ha una qualità pazzesca.

Le piace di più segnare o fare assist?
Mi piace di più fare assist, la sensazione di un compagno che ti ringrazia per aver fatto una buona giocata o un bel passaggio è migliore per me rispetto a quella di segnare.

E’ a conoscenza di essere tra i migliori rigoristi della Serie A dell’ultimo decennio?
È una situazione di gioco in cui mi esprimo bene e in cui mi piace essere consapevole di essere forte. Capita di sbagliare ma mi sono allenato tanto per arrivare a calciarli con sicurezza. Mi piace anche sentire la pressione e l’attesa dei compagni e dei tifosi.

Il più bel gol con la Roma?
Quello contro il Chelsea. Un bel tiro da fuori in una partita importante. A Courtois avevo già segnato col Siviglia contro l’Atletico Madrid, sempre da fuori con un tiro sotto l’incrocio. Forse quello è il più bello della mia carriera.

Lei cucina? Qual è il suo piatto preferito?
Non sono un grande appassionato di cucina ma sono forte con la griglia.

C’è qualcuno dei nuovi arrivati (Perez, Villar, Ibanez) che ti ha sorpreso?
Carles lo conoscevo di più rispetto agli altri ma hanno tutti e tre delle ottime qualità. Soprattutto hanno la testa giusta, sono molto umili e ascoltano i consigli dei giocatori più esperti.

Sul gol contro il Genoa e la qualificazione alla storica Champions League dell’anno successivo
È stato il momento più emozionante da quando sono a Roma. Mi piacerebbe tornare indietro a sentire le emozioni di quei secondi tra l’arrivo della palla fino al gol e a tutto quello che è successo dopo.



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