Diego Perotti, esterno della Roma, è intervenuto ai microfoni di Roma Radio per rilasciare alcune dichiarazioni. Queste le sue parole:
Come stai?
Bene, staimo recuperando dopo il match di domeica che è stato duro, adesso abbiamo avuto due giorni liberi e stiamo bene
Ora stai meglio?
L’ultimo non è stato un infortunio, sono stato fuori solo una partita per non rischiare perchè il rischio era grosso, magari giochi mezz’ora e ti fai male. Adesso sto bene e posso allenarmi e giocare con continuità, è questo l’importante per la squadra”
Quanto è importante la competizione con i compagni di squadra?
Certo, prima di tutto perchè il giocatore non può mai rilassarsi, dobbiamo stare sempre tutti al 100%, e non mi è capitato in tutti i club in cui ho giocato. Se abbassi il livello vai in panchina, quindi la competizione è sana. Serve per essere sempre al 100%
La Roma ha raggiunto la maturità?
Avere tante partite senza prendere gol è importante. Da quando sono arrivato facevamo sempre 2 o 3 gol a partita ma ne prendevamo anche qualcuno in più, adesso sicuramente è meglio magari non fare tantissimi ma avere la porta inviolata. Questo può dare alla squadra, attaccanti compresi, una maggiore sicurezza per affrontare le partite
Quando stava passando alla Roma, a gennaio scorso, si aspettava questa squadra e questo percorso?
No, non mi aspettavo niente di ciò che è successo. È stato tutto positivo per me, per la mia carriera: arrivavo in una grande squadra facendo un passo importante dal Genoa alla Roma, e non mi aspettavo questo impatto. Ho avuto subito un ottimo rapporto con i miei compagni che mi hanno dato tanta fiducia. Abbiamo vinto tante partite, non siamo riusciti ad arrivare secondi per soli due punti, ma a livello personale è stato un anno bellissimo.
Sulle ultime 38 partite la Roma ha fatto 91 punti. Adesso volete vincere le partite perchè volete alzare un trofeo, questo fa la differenza?
Si, è più o meno il discorso di prima. L’anno scorso siamo mancati in qualcosa perché non abbiamo raggiunto il secondo posto, quindi non basta vincere dieci partite di fila, le dobbiamo vincere tutte. È vero che ci sono altre squadre che vincono, ma ci dobbiamo abituare a vincere sempre senza mai rilassarci. Pensare solo a vincere dà il passo in più per lo scudetto e l’Europa League. In questo campionato bisogna vincerle tutte. Noi siamo in un buon momento ma siamo ancora secondi e di conseguenza non abbiamo ancora fato nulla. Anche se fossimo primi in classifica ora non avremmo fatto nulla. Abbiamo il Cesena in Coppa Italia, partita non facile, poi il Villarreal, una partita difficilissima…
Lei conosceva già Fazio, se lo aspettava un suo impatto così importante?
Lo conosco ormai da dieci anni. Quando eravamo nello spogliatoio, prima della partita contro la Sampdoria, gli ho detto che neanche nel suo miglior momento a Siviglia era così forte. Io ho sempre saputo che è un difensore forte, ma questa sicurezza e questo rubare palla facendo le giocate è incredibile. Per me lui è come un fratello.
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