NOTIZIE AS ROMA PEROTTI – Diego Perotti, attaccante della Roma, ha rilasciato un’intervista a Crack Deportivo parlando dei giallorossi ma anche della sua mancata convocazione al Mondiale.
Che stagione ti aspetti? Hai pensato di andare via dalla Roma?
Sarà una stagione difficile, molte squadre si sono rinforzate bene, non solo la Juventus con Ronaldo. Non ho pensato di andarmene, non è arrivata nessuna offerta e non ne ho avuto bisogno, qui a Roma sto bene
Sul Mondiale
Non andare al Mondiale è stata una delle più grandi delusioni che ho avuto, inoltre sono rimasto fuori due volte, perché quando Lanzini si è infortunato sembrava che stessi per andare, ma hanno deciso di puntare su Enzo Pérez. Ho sofferto molto, ho avuto un mese molto amaro. In quel momento ho mescolato molti sentimenti, dopo aver raggiunto la semifinale di Champions e aver giocato tutto l’anno ho avuto la speranza e il desiderio di essere in Coppa del Mondo. Quando stai alla porta fa male, avrei preferito non andare mai. Nessuno poteva affermare che l’Argentina fosse candidata per il modo in cui ci siamo qualificati. I giocatori potevano essere campioni del mondo ma era difficile, l’amichevole contro la Spagna ha fatto molti danni, molti giocatori hanno pagato il prezzo di quella partita.
Sampaoli?
Sampaoli ha forse commesso qualche errore, mi ha colpito il fatto che Enzo Pérez non era in squadra e poi ha giocato tre partite in Coppa del Mondo. Se l’Argentina fosse campione nessuno avrebbe parlato di Enzo. Messi lo mette sotto pressione, anche se è il migliore, chi è abituato a migliaia di finali, avendo un intero Paese che ti aspetta per diventare Campione del Mondo non è facile.
Cosa ne pensi di Lautaro Martìnez?
Ha fatto un pre stagione impressionante, penso che farà molto bene qui per quello che è il calcio italiano. Spero che faccia peggio della Roma, ma che faccia bene (ride, ndr). E’ molto bravo.
Ronaldo in Italia avrà successo?
Per me Cristiano pagherà un costo perché qui non è la stessa cosa. C’è molta differenza rispetto al Real Madrid, dove ci sono giocatori mentalmente allenati in un altro modo, le loro teste sono diverse.
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