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Pioli: “La Roma gioca bene anche senza Dzeko. Ibrahimovic è motivato”

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CONFERENZA STAMPA AS ROMA MILAN PIOLI – Stefano Pioli, allenatore del Milan, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della sfida di campionato contro la Roma. Queste le sue dichiarazioni:

“La Roma è una squadra che presenta tante soluzioni offensive. Dzeko è un punto di riferimento, stava giocando bene, ma la Roma gioca bene anche senza di lui. Dovremo contrapporci con grande compattezza”.

Kjaer ha detto che il Milan non dovrà cambiare e continuare su questa strada. E’ l’idea giusta?
Assolutamente sì, poi può cambiare qualche posizione in campo, lo abbiamo sempre fatto, ma il nostro percorso è molto chiaro. Quello che ha detto Kjaer rispecchia tutta la nostra convinzione. E’ bene giocare contro i più forti, abbiamo lavorato tanto per arrivare a questo momento, ci arriviamo bene dopo il superamento del turno in Europa League, stiamo cercando di diventare una squadra vincente, i vincenti provano nuove soluzioni e non restano sulle sconfitte.

Che partita sarà domani contro la Roma? Uno scontro diretto Champions?
Sì, la classifica dice questo. L’anno scorso c’erano meno squadre in lotta, quest’anno sono tutte lì. La Roma sta facendo un ottimo percorso, è una gara importante, è uno scontro diretto. I punti valgono di più, cominciamo tre settimane che ci vedranno impegnati tante volte. E’ il momento di spingere e di metterci alla prova.

Può cambiare l’atteggiamento in relazione alla Roma?
Il Milan deve fare delle scelte tattiche precise, essere aggressivi o aspettare. I nostri concetti non devono cambiare, abbiamo rispetto per gli avversari, cercheremo di limitarli e poi esaltare le nostre caratteristiche.

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Come si spiega la difficoltà di creare occasioni?
Solo a La Spezia non siamo riusciti ad avere occasioni. Dobbiamo tornare a giocare di più nella metà campo avversaria, questo è un obiettivo anche per domani. Più siamo nella metà campo avversaria, più abbiamo possibilità di segnare e meno di subire.

Meglio il risultato o la prestazione?
Le due cose devono andare di pari passo, se si fa risultato con la Roma la prestazione è per forza positiva. Solo così possiamo superare un avversario così forte.

Dà fastidio essere messi in discussione per qualche risultato negativo?
E’ tutto nella normalità. Siamo stati elogiati tantissimo, veniamo criticati giustamente perché non siamo riusciti a giocare all’altezza. Non cambia niente all’interno dello spogliatoio, le motivazioni ce le abbiamo. Il momento è decisivo, da marzo in avanti si decide il campionato, si decide l’Europa League. Vogliamo essere protagonisti fino alla fine, le critiche ci devono aiutare per dare qualcosa in più.

E’ possibile vedere Tomori dall’inizio domani?
Sta facendo bene, ha belle caratteristiche, si è inserito con grande velocità. Vedremo, a parte Mandzukic, Maldini e Bennacer sono tutti a disposizione.

Guardate più avanti o indietro?
Guardiamo a domani, vogliamo cercare di vincere le partite, i conti si fanno alla fine. Non ci siamo esaltati troppo prima, nemmeno adesso dobbiamo essere depressi. Dobbiamo fare qualcosina in più, la determinazione non mancherà.

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A cos’è dovuto il calo di Romagnoli?
Non mi piace andare sui singoli in una situazione del genere, non cerchiamo colpevoli. Ci sta che un giocatore possa non essere al 100%, Romagnoli ha giocato tanto. Dobbiamo lavorare bene in entrambe le fasi di gioco.

Il problema è fisico?
Non siamo stati all’altezza a livello tecnico-tattico, non fisico. Non ci sta mancando la condizione fisica, giocando così tanto ritroveremo il ritmo necessario. Bisogna sbagliare meno passaggi facili e dare più soluzioni ai compagni.

Cos’è cambiato dal Milan del 2020 e quello attuale?
Se diminuisci un po’ il livello della tua prestazione puoi andare incontro alle sconfitte. Dobbiamo alzare il livello tecnico e di qualità.

Di Ibra si è parlato più di Sanremo che del campo, come sta mentalmente?
Ne avete parlato voi, non noi. Lui pretende tanto da se stesso e dai compagni, è motivato e sereno, è concentrato sulla partita di domani come lo siamo tutti.

Come si spiega le chances sprecate da Rebic?
Sta bene, nell’ultima partita e a Belgrado è stato meno preciso di come ci ha abituato. L’importante è che gli arrivino le occasioni, tornerà ad essere determinante, ha le qualità per esserlo.

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Perché credere alla ripresa di questo Milan?
Il nostro percorso è iniziato a gennaio 2020. Abbiamo qualità precise e giocatori forti, si parte da questo per tornare una squadra vincente.

Si può migliorare in fase di pressing?
Nella pressione dobbiamo essere più decisi e più forti, da questo nasce tutto. A livello di intensità possiamo fare meglio.

Manca un po’ la creazione di gioco dal basso?
A volte la squadra si allunga troppo con meno giocatori in fase offensiva, una gestione della palla col palleggio partendo dal basso proveremo a sviluppare meglio.

FOTO: Credits by Shutterstock.com

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