Dopo aver ricevuto il ‘Premio Bearzot’, nel pomeriggio Eusebio Di Francesco è arrivato al Circolo Canottieri Aniene per ricevere un riconoscimento in occasione della cerimonia annuale tenuta dall’Ussi (Unione Stampa Sportiva Italiana). Saranno premiati anche il ds Monchi e il giovane attaccante romanista Cengiz Under.

Monchi riceve il premio come miglior dirigente dal giornalista Jacopo Volpi e rilascia alcune dichiarazioni dal palco:

Le è piaciuta la motivazione del suo premio? Ha descritto effettivamente quello che lei è in questo momento, quello che è accaduto.
Pensavo si parlasse di qualcun altro (ride, ndr). Ringrazio per le parole e per il premio. Per me è un giorno speciale, è il primo premio che ricevo qui a Roma. Sarà sicuramente un bel ricordo per il mio percorso come ds.

Terzo posto e semifinale di Champions.
 Sono arrivati dei soldi che verranno investiti sul mercato. Di Francesco ha detto che vi dovete rinforzare.
Siamo contenti per quello che abbiamo fatto, ma, come ha detto il mister, manca ancora tanto da fare. Per questa società e per questa tifoseria tutti a Trigoria devono lavorare di più. Bisogna lavorare per arrivare più vicino a quello che vogliono i nostri tifosi.

Dzeko?
Lui resta qui, mi aspetto che l’anno prossimo farà una stagione simile a quella di questa stagione. Edin è un giocatore che tutti noi vogliamo qui.

Alisson lo vuole mezza Europa.
Alisson esce perché io ritorno a fare il portiere (ride, ndr)! Questa è l’unica possibilità, e non so se sono pronto per fare il portiere. È più normale che resti lui qui.

I rinnovi di Florenzi e Di Francesco?
Con Alessandro siamo pronti per parlare, abbiamo deciso di parlare a fine campionato ed è finito solo ieri. Il mister sa quello che penso di lui, ho avuto la fortuna di lavorare con lui un anno e sono molto contento di essergli vicino. Dobbiamo lavorare ancora molto tempo insieme.

PREMIAZIONE CENGIZ UNDER

Sul palco intervengono anche l’ambasciatore turco Murat Salim Esenli e Bayram Tutumlu, agente Fifa che ha fatto da mediatore nella trattativa che ha portato Under nella capitale. “Porto i saluti del presidente dell’Istanbul Basaksehir – dichiara Tutumlu – se non fosse per lui oggi Under non sarebbe a Roma. Il suo agente lo voleva portare al Manchester City. Monchi è un grande amico e mi disse di fare di tutto per portarlo a Roma. Adoriamo Roma e adoriamo Totti, per cui ora siamo qui”

Cengiz Under riceve il Premio Limone: “Sono molto contento di ricevere questo premio al mio primo anno a Roma, il prossimo anno voglio migliorare: ho ancora tantissime altre cose da far vedere qui, voglio migliorare negli anni”.

Di Francesco ti ha dato fiducia in un momento in cui forse non te l’aspettavi.
Sì, il mister mi ha dato fiducia. Nella seconda parte della stagione ho iniziato a segnare e la fiducia è salita, spero di averlo ripagato.

PREMIAZIONE EUSEBIO DI FRANCESCO

Di Francesco riceve il Premio Arancio dal dg Mauro Baldissoni e Luigi Ferrajolo, presidente dell’Ussi. Ecco le sue parole:

Fa incetta di premi, poco fa ha vinto il Bearzot. Avrebbe firmato per una stagione così? 
Assolutamente non avrei firmato. Cerco sempre di guardare avanti con ottimismo, quando si sceglie un’avventura lo si fa nel migliore dei modi cercando di dare il meglio di se stessi e portando avanti il proprio pensiero. Però mi fa piacere perché i complimenti legati più a quello che si trasmette come valori credo siano alla base dello sport, specialmente in questo ambiente. Al di là della quantità, che è qualcosa che ci vuole anche nel calcio, ai miei calciatori dico sempre che la qualità schiaccia la quantità. All’interno della squadra la qualità migliore è quella che ti fa vincere le partite. Vi ringrazio, sono felicissimo di ricevere questo premio in questo contesto di sport che non si lega solamente al calcio.

Le parole di Monchi sul mercato fanno ben sperare.
Questo è il momento delle chiacchiere generali, bisogna raccontare qualcosa ma credo che l’importante siano i fatti, e quest’anno li abbiamo fatti in tante occasioni. Sicuramente in tante altre occasioni potevamo fare meglio, ma guardiamo a quello che di buono abbiamo seminato e cerchiamo di portare avanti la strada positiva che c’è intorno alla squadra e che si è creata, sta a noi mantenerla.

Un giocatore che le piacerebbe avere?
Ce l’ho già, è Under. Credo che più che andare in giro a cercarne di nuovi, bisogna cercare di tenersi i propri, cercando di migliorarli e fargli sentire ancora di più questo senso di appartenenza nei confronti della Roma e di questa città, della passione che c’è qui.

Avete la seconda difesa meno battuta del campionato, e Alisson è un pilastro.
Meno male che erano tutti preoccupati. È la dimostrazione che il lavoro paga, quando c’è una mentalità e un’identità. Sono molto felice della miglior difesa. Quello che mi manca è la capacità realizzativa della squadra, secondo me siamo andati al di sotto delle nostre potenzialità di quello che potevamo fare come gol fatti che ci avrebbero punti in più in campionato. In Champions ne abbiamo fatti anche troppi, ma se ne avessimo fatto uno in più nell’ultima sarebbe stato ancora più bello.

Il rinnovo è quasi un dettaglio, giusto?
Del rinnovo si preoccupano gli altri, io no. Ho un anno di contratto, sono un professionista e sono qui per rispettare quello che faccio. Dico sempre che quando si firmano i contratti e le cose vanno bene, si va sempre a cercare qualcosa in più. Quando va male nessuno si tira indietro, per quello non sto qui a chiedere niente. Sto qui a cercare di portare avanti un lavoro con grande serietà e professionalità, al di là di 1, 5 o 6 anni di contratto.

Avrebbe convocato Nainggolan? 
Non sono il ct Martinez, non sto qui a fare titoli. Così ha scelto l’allenatore. Mi dispiace per il ragazzo e il calciatore perché per noi è importante, ma il Belgio ha scelto questo. Mi dispiace per Radja. Al di là delle scelte che si vanno a fare, non vivo il contesto e non sono in grado di poter giudicare le scelte che va a fare un c.t. perché all’interno ci sono dinamiche che uno non conosce.

Il dg Mauro Baldissoni parla del contratto di Di Francesco: “Non è un tema di contratto, è un tema di lavoro quotidiano. Le parole essendo gratis non valgono nulla ma ci sono i fatti del lavoro quotidiano che testimoniano la possibilità di far durare un rapporto professionale come il nostro. Non c’è alcun motivo per cui si debba pensare di non poter continuare a lavorare insieme. L’anno prossimo ci aspettiamo sempre di meglio e quando si lavora in questi contesti si ha successo quando si lavora insieme, ognuno deve mettere in condizione l’altro di lavorare nel migliore dei modi. Il rapporto è più che sano e non c’è motivo di preoccuparsi del contratto”.



FOTO: Credits by Shutterstock.com

© RIPRODUZIONE RISERVATA

🚨SEGUICI IN DIRETTA🚨