Sono disgustato. No, questo non è calcio. Non è commentare il calcio. Mi rifiuto di pensare che lo sia. Gli attacchi che ha ricevuto il nostro direttore Marco Violi, al quale un conduttore di Teleradiostereo ha augurato la morte, mentre il giornalista Austini ha ripetutamente insinuato che Marco non stesse bene e che andasse aiutato, non a che fare con il calcio.
La Roma dovrebbe intervenire severamente, ma sappiamo già che non lo farà perchè forse fa un po’ comodo a tutti. Io ascolto una sola radio dal 2008: Radio Radio. Da nessuno dei conduttori o dagli opinionisti illustri, ho mai sentito augurare la morte del prossimo. Lo sport è altra cosa. Noi siamo altra cosa.
Una critica costruttiva, oppure un semplice sfogo goliardico dopo una partita persa, in cui si percepiva benissimo l’intento ironico di Marco Violi (ma ricordiamo, scherzando si dice la verità) non può comportare la reazione ingiustificata di un conduttore radiofonico augurandogli la morte, anche se chiamato in causa. Questo calcio non mi piace. Questa Roma non mi piace. Questo modo di fare radio non mi piace. Gli organi competenti faranno il loro lavoro e capiranno chi c’è realmente dietro questa vicenda. Noi possiamo fare solo una cosa: continuare con il nostro lavoro informando la gente e, possibilmente, aprirgli gli occhi. Questa volta “I’m disgusted” lo dico io.
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