James Pallotta

RACCOLTA FIRME PALLOTTA VENDI LA ROMA – Commentare la Roma 2018-2019 rischia di divenire un esercizio stucchevole, pleonastico, inutile. Tutto quello che di vergognoso stiamo vedendo è la lampante conseguenza di pochi fattori, che da anni andiamo ripetendo. Credere di poter fare una squadra di vertice in serie A col metodo Pallotta-Monchi (e prima con il metodo Pallotta-Sabatini) è semplicemente demenziale.

Acquistare in pochi giorni 10/12 giocatori nuovi, per lo più a basso prezzo, super-pagare alcuni altri giocatori fatti passare per campioni, generando commissioni milionarie, e vendere sistematicamente quelli che magari dopo anni di carburazione si sono finalmente inseriti, e stanno iniziando a produrre un minimo di continuità, è fallimentare e delittuoso, e non porta da nessuna parte. Un giocatore in una nuova squadra impiega mesi per ambientarsi e produrre. Quei mesi che purtroppo fatalmente costringono a una classifica indecorosa.

Senza offendere giocatori, che non ci pare il caso, preferiamo parlare di problemi di ambientamento, che del resto non valgono solo per i nuovi arrivi, ma perfino per i partenti nelle squadre di destinazione. Pessimi risultati per tutti, se non per le tasche di Pallotta e dei dirigenti e procuratori. La Roma è purtroppo questa, in mano a un manipolo di soggetti venuti qui con piani di speculazione e non certo di vittoria, piani servilmente eseguiti da dirigenti presuntuosi, spocchiosi, odiosi nel loro fare.

Il servilismo raggiunge picchi elevati nella figura del povero Di Francesco, alle prese con un confuso turbinio di schemi per cercare di assemblare una squadra fatta di giocatori presi a casaccio. La difesa, con Fazio prevedibilmente in fase calante, e altri visibilmente inaffidabili è stata rinforzata con scommesse perse in partenza e che difatti non si vedono mai. Il centrocampo che si affida al finto-campione Nzonzi, di macchinosità disarmante e cronica lentezza. E l’attacco, coi ripetuti inutili tentativi di risvegliare dal coma Schick. Tre reparti coadiuvati da ragazzini poco più che maggiorenni, che possono senz’altro mostrare qualche loro spunto, ma che tanta acqua deve passare sotto i ponti per divenire giocatori costanti, affidabili, continui. Una partita buona e due fasulle è la media. E questi sono i risultati.

Il presuntuoso ed arrogante Monchi, arrivato con gli osanna dei giornalisti asserviti, non può che rispolverare i vecchi trionfi per rivivere l’illusione di essere un conoscitore di calcio, dote che a Roma non si è vista. L’allenatore, aziendalista al massimo, arrivato dopo che Monchi aveva detto “prenderemo un vincente” (!), paga le conseguenze del suo modo servile di assecondare la società. Il Presidente, coi suoi settimanali “disgusti”, si guarda bene dal sollevare dall’incarico dirigenti che gli assicurano le plusvalenze richieste. E ormai si vergogna di venire a Roma.
Il “super consulente” Baldini, che da oltremanica detta legge tra ridicole dimissioni finte e provvigioni vere.

Un vero circo degli orrori che prende in giro i tifosi della Roma da 8 anni paventando trionfi epici e glorie sovrumane, per nascondere mezzi e mezzucci usati per speculare qualche plusvalenza, tirare avanti, e aspettare la madre di tutte le speculazioni. I tifosi, infine, presi in giro da anni, per lo più consapevoli e rassegnati.

Per questo chiediamo che la Roma venga ceduta ora. Immediatamente. A chi veramente vuole farla arrivare ai massimi livelli senza specularci sopra come accaduto fino a questo momento.

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