Claudio Ranieri, allenatore della Roma, ha parlato in conferenza stampa a a due giorni dalla sfida di campionato contro il Cagliari. Queste le sue dichiarazioni:
La Roma arriva dopo sette punti in tre gare con un gol subito. Ottima
partita contro l’Inter, si può temere un calo di concentrazione contro il
Cagliari?
Credo che bisogna rispettare ogni avversario, però i
ragazzi stanno lavorando intensamente e seriamente per poter concorrere a questo
posto benedetto in Champions. Ci sono diverse squadre in lizza, sarebbe da
sciocchi prendere sotto gamba il Cagliari, che non molla mai e sta facendo un
finale grande, ha diversi ottimi giocatori, ha Pavoletti il loro punto di
riferimento su ogni pallone alto. Sarà una partita da giocare con intelligenza e
attenzione.
El Shaarawy è andato in doppia cifra in gol e ha dato continuità di
prestazioni. Un giudizio su di lui.
È un ragazzo molto
coscienzioso, riesce a fare le due fasi, sia quella di difesa con ottime
diagonali sia quella di offesa. Sta dando un grande contributo da quando è
arrivato a Roma.
Ha l’impressione che Dzeko in questa fase della carriera giochi
meglio da solo al centro dell’attacco?
Dzeko è un giocatore che ama
partecipare al gioco, quello che ha fatto vedere a San Siro sia il subo habitat
naturale. Viene incontro e fa inserire gli altri. Può giocare con uno accanto ma
questo deve capire il suo gioco e inserirsi al momento giusto.
Pastore può fare il titolare?
Titolare non lo so, ma lo
sto vedendo molto bene dalla scorsa settimana. Sta recuperando fortemente, lo
vedo molto motivato.
Quando è tornato ha usato parole importanti per Schick. Ora è della
stessa opinione?
È un grosso campione, c’è chi matura prima e chi
dopo. Ma ha tutti i requisiti per diventare un grande giocatore.
Ha sostituito Under all’intervallo, il problema è fisico o
tattico?
Un po’ tutti e due. Quando giochi in quella posizione o
crei problemi all’avversario o lui li crea a te. È rientrato, si sta allenando
bene e mi aspetto molto da lui.
Nella conferenza della scorsa settimana ha fatto una battuta sul
futuro, dicendo “meno male che considerate anche me per la
successione”
(Ranieri interrompe, ndc) Sì ma non mi sono mai
proposto in vita mia, c’è qualcuno che ha scritto che io mi propongo, non l’ho
mai fatto….
Si sente uno dei candidati?
Io mi sento l’allenatore
della Roma fino alla fine del campionato, poi Dio vedrà e provvederà. Mi hanno
chiamato in un momento di difficoltà, io da tifoso della Roma ho accettato a
scatola chiusa questa parte di stagione. Punto.
Sabato mancheranno Zaniolo e Cristante: quanto perde nell’equilibrio
la Roma? Che idea ha di Coric? Era arrivato con aspettative ma non l’abbiamo mai
visto.
Quando mancano delle pedine abituate a giocare ci sta
qualche contrattempo di fluidità di gioco, quello che mi aspetterò sabato. Ma mi
auguro che chi giocherà faccia un surplus di lavoro e la squadra riesca a
bilanciare queste mancanze. Coric è un gran buon giocatore, non è facile
cambiare nazione, è la prima volta che esce da casa. Ma ha grandi qualità, si
deve soltanto adattare al calcio tattico italiano.
Spalletti prima della partita contro la Roma ha espresso un concetto
in controtendenza, facendo riferimento alle grandi squadre che costruiscono
partendo dal portiere. Sembrava un po’ voler rispondere a quello che aveva detto
lei. Cosa ne pensa? Ci sono tanti modi? Dipende dal portiere che si
ha?
Dipende dalla squadra che uno ha, dalle caratteristiche dei
propri giocatori. Ognuno può fare il calcio che vuole. Il bello del calcio è
questo, non c’è niente di dogmatico, di certo, ognuno è libero di fare il
proprio gioco. Il calcio è semplice, sono i giocatori e gli allenatori che lo
rendono difficile.
Ha affrontato una delle squadre più forti sulle palle inattive,
concettualmente si orienta più sull’uomo oppure a zona o misto? Perotti come
sta?
Mi piace la marcatura a uomo, mi piace il contatto fisico ma
bisogna valutare quanti sono i giocatori che si perdono la marcatura. Per questo
in alcune squadre ho fatto la zona, che però va aiutata perché poi gli avversari
arrivano in terzo tempo e tu salti da fermo e bisogna fare una previsione di chi
arriva in corsa. Diego si sta allenando bene, ha recuperato ma non ha i 90’.
Cragno e Barella sono due nomi accostati alla Roma. Le piacerebbe
allenarli il prossimo anno?
Sono entrambi fortissimi. Io non penso
alla prossima stagione, penso al Cagliari. Sono in gamba, avranno un futuro
roseo anche in nazionale.
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