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Ranieri e la rinascita della difesa: così la Roma è diventata una delle migliori retroguardie della Serie A

AS ROMA NEWS RANIERI DIFESA CELIK – Nel calcio, come nella vita, le fondamenta fanno la differenza. Se l’attacco accende l’entusiasmo dei tifosi, è la difesa a garantire risultati. Lo sa bene Claudio Ranieri, che fin dal suo ritorno sulla panchina della Roma ha puntato su un concetto chiave: solidità. Un valore smarrito nei primi mesi di stagione e ritrovato grazie alla sapiente gestione del tecnico di Testaccio. Oggi, i numeri raccontano una verità inequivocabile: la Roma è la sesta miglior difesa della Serie A, con 32 gol subiti, alla pari di Inter e Fiorentina.
Dalla crisi al cambiamento: il turning point
L’inizio di stagione è stato complicato. 18 gol incassati nelle prime 12 giornate, frutto anche di sconfitte pesanti come il 3-2 con il Verona e il 5-1 di Firenze. Le fragilità tattiche delle gestioni precedenti – la difesa a quattro di De Rossi e quella a tre di Juric – hanno evidenziato limiti strutturali e di uomini. Gli arrivi di Hermoso e Hummels, pensati per dare esperienza, si sono rivelati meno efficaci del previsto.
Il cambio di rotta è arrivato proprio con Ranieri, che dopo un primo tentativo a quattro nella sfida contro il Napoli, ha scelto di tornare alla difesa a tre contro l’Atalanta. Il risultato? Una serie di 17 risultati utili consecutivi e mai più di due gol subiti a partita. “Questo modulo fa sentire sicuri i ragazzi”, ha spiegato il mister prima della gara contro il Parma.
L’intuizione Celik e il nuovo assetto
C’è però un tallone d’Achille ancora evidente: la gestione delle ripartenze. Il trio Mancini-Hummels-Ndicka, pur solido nei duelli aerei e negli scontri fisici, ha mostrato limiti nella corsa all’indietro. L’intuizione chiave arriva nella sfida con il Venezia: con Hummels fuori e Cristante non adattabile al ruolo, Ranieri sceglie di schierare Zeki Celik come braccetto destro della difesa. Una mossa che cambia le carte in tavola.
Terzino di ruolo, Celik aggiunge velocità e copertura laterale, riducendo il rischio nelle transizioni avversarie e offrendo al contempo maggiore libertà all’esterno offensivo. Con lui in quella posizione, la Roma ha ottenuto 7 clean sheet in 10 partite, subendo reti solo contro Como, Juventus e Lazio.
La coppia perfetta: Celik e Svilar
Il nuovo assetto difensivo è stato ulteriormente valorizzato dalle prestazioni di Mile Svilar, che con le sue parate ha spesso blindato il risultato. La combinazione tra l’intuizione tattica e la crescita individuale ha portato la Roma a scalare posizioni in classifica, lasciando aperta la corsa all’Europa.
Ma non è ancora il momento di abbassare la guardia. Le ultime uscite hanno mostrato qualche sbavatura di troppo, e ora Ranieri dovrà resettare gli errori e motivare la squadra per le ultime cinque giornate di campionato. L’obiettivo è chiaro: tornare in Europa passando, ancora una volta, dalla solidità della difesa.
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