CONFERENZA STAMPA RANIERI – Claudio Ranieri, allenatore della Roma, ha parlato in conferenza stampa a due giorni dalla sfida contro il Sassuolo. Queste le sue dichiarazioni:
Settimana diversa dalle altre. Quello che è successo avrà conseguenza positiva o negativa sulla squadra?
Credo che debba essere uno stimolo propositivo. Ormai i giocatori sono abituati a tutto. Poteva essere uno stimolo negativo anche il fatto di tutte quelle voci sull’allenatore del futuro, ma i ragazzi non hanno mai mollato. Mi auguro che questo fatto sia uno sprone a far bene, ci sono due partite da completare, c’è una piccola possibilità, ma noi dobbiamo avere la coscienza a posto di aver fatto ciò che dovevamo fare.
Come sta la squadra fisicamente? Le condizioni di Zaniolo e Pellegrini?
I ragazzi stanno bene. Zaniolo riprende oggi, aveva il solito polpaccio indurito. Oggi farò differenziato, mentre gli altri faranno lavoro di scarico. Pellegrini non è grave. Spero di averlo a disposizione per sabato, ma se non ce la farà ci sarà la prossima settimana.
Le sono state attribuite della frasi ieri. Alla domanda su chi decide, lei avrebbe risposto “Testa grigia a Londra e quello di Boston”. Sono reali?
Non mi sembra di aver utilizzato queste parole. Quando i tifosi chiedevano spiegazioni su chi avesse preso le decisioni per la fine del rapporto di De Rossi alla Roma, ho risposto “sicuramente a Londra e in America”. Ovviamente chi decide è il presidente e chi gli sta vicino, che è la persona che sta in Inghilterra.
È giustificato questo malessere che c’è per l’addio di De Rossi o se la sente di rassicurare l’ambiente per il futuro?
Non so i progetti futuri di Pallotta perché non possono aver parlato con me, visto che tra due partite finirò il mio rapporto con la Roma. Non so che programmi ci saranno, credo che in ogni società di calcio ci sono dei ricambi, per cui ci sta. L’abbiamo visto anche in Italia, squadre che hanno perso grossissimi punti di riferimento. Soltanto che De Rossi, essendo il capitano e una persona storica qui, forse andava detto in un’altra maniera, dandogli il modo di pensare bene. Invece questo non è successo. Ma è la legge del calcio. A questo punto la società vuole cambiare, per cui come sono i giocatori che a volte scelgono altre società, le società a volte scelgono giocatori, allenatori, direttori sportivi. Per una figura così importante, avendo i tifosi della Roma un amore sviscerato per la propria squadra, una considerazione più attenta avrebbe consigliato altro comportamento.
De Rossi ha detto che da dirigente si sarebbe confermato. Lei da dirigente cosa avrebbe fatto?
Io sono allenatore, se mi fosse stato chiesto cosa penso di De Rossi, avrei detto “lo voglio” perché so che giocatore è, che uomo è, che capitano è.
De Rossi ha parlato di Totti, dicendo che non è un dirigente che incide. Molti tifosi stanno esprimendo il pensiero che dovrebbe lasciare la Roma. Cosa direbbe a Totti?
Sono decisioni che deve prendere Francesco, so solo che mi ha chiamato lui e in quel momento è stato uno che conta, che decide. Non so a che punto sia all’interno di questa crescita,. Non si diventa dirigenti subito dopo aver smesso di giocare. Non so quanto sia felice e soddisfatto, queste domande vanno fatte a lui
Nell’incontro con i tifosi ha tastato la loro delusione, acuita anche dalla conquista della Coppa Italia da parte della Lazio. Lei che è tifoso e si è messo a disposizione, può dare un consiglio dall’alto della sua esperienza alla società e al suo gruppo?
Non sapendo i programmi è difficile rispondere. Credo che un fatto importante sia la costruzione dello stadio, è necessario per programmare una grande Roma. È una mia considerazione, da quando sono arrivato penso a far rendere i giocatori al massimo. Non mi sono posti altri problemi, mi sono messo l’elmetto e ho cercato di dare il massimo
Si è sentito supportato dalla società? A cosa possono aggrapparsi i tifosi?
Roma è una piazza particolare, il tifoso si sente partecipe in tutto e per tutto, per questo quando sei all’Olimpico il pubblico ti soffia dietro e possono succedere cose impossibili. Nella mia carriera ho trovato pochi presidente vicini. Il vecchio presidente del Leicester l’ho visto più adesso che prima. Abramovich credo di essere io quello che l’ho visto più volte. Sono situazioni, l’importante è che la squadra vada bene e che quando ci sia qualcosa venga risolta. Questo è importante, tutto il resto non conta. É importante che tutto vada come deve andare
Come ha visto De Rossi in questi giorni?
Ancora non abbiamo avuto 5 minuti per noi, ma l’ho visto bello, motivato come sempre. Dentro di sé sarà squassato, immagino non dormirà la notte, ma è normale. Chi ha dato tutto, giocando anche non al 100% lo fa per attaccamento a maglia, tifosi e squadra. Ma ancora ci devo parlare. Il modulo? Vediamo, sto studiando. Il Sassuolo è ben organizzato, ho visto la gara d’andata e mi sto facendo un’idea. Vediamo negli ultimi allenamenti se mi convince più il 4-3-3 o quello di prima
De Rossi giocherà domani? Quale futuro consiglia al capitano?
Daniele credo voglia continuare a giocare, lo ha detto ed è giusto così, ha già la mentalità di allenatore perché ha un padre che è allenatore. É un leader positivo che pensa al bene comune. Parlerò con lui per sabato, vedremo. Voglio fare un appello: mi auguro che l’ultima partita all’Olimpico sia una festa per Daniele, il tempo delle contestazioni ci sarà, ma dimostrate amore a Daniele. É la cosa più importante
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