Presso l’Aula Magna della Macroarea di Economia dell’Università Tor Vergata di Roma, Claudio Ranieri ha ricevuto il premio “Tor Vergata-Etica nello sport“. Giunto alla sua quindicesima edizione, il premio viene da sempre assegnato a personaggi di caratura nazionale ed internazionale che si siano distinti nel proprio lavoro per correttezza, fair play e valori etici.
Vincere con la Roma sarebbe stato uguale al successo con il Leicester?
Tutti i romanisti si ricordano i gol di Pazzini contro la Sampdoria…anche i laziali (ride, ndr). Io racchiudo quelle partite e quella stagione in due punti importanti: il primo è che io sono arrivato a campionato in corso con la Roma a zero punti, secondo noi perdemmo su 6 punti 5 con il Livorno, squadra già retrocessa. Lì perdemmo il campionato perché quando arrivammo alla partita con la Sampdoria venivamo da una striscia di 6-7 partite vinte, avevamo rimontato l’Inter e una partita storta ci poteva stare. Il primo tempo fu magnifico, vincevamo 1-0 e avevamo avuto 3-4 occasioni per raddoppiare sbagliando gol e con il portiere che fece grandissime parate, poi tra Cassano e Pazzini inventarono quei due gol e pazienza. Vincere il campionato lì per me sicuramente sarebbe stato magnifico perché da romanista, da tifoso sarebbe stato qualcosa di magnifico però credo che il successo planetario che ha avuto il Leicester non l’avrebbe avuto la Roma. Dico questo perché a me sono arrivate tantissime lettere e mi arrivano tantissime richieste di andare alle Universitá e ai simposi da tutto il mondo, dall’America del Nord, del Sud, dall’Australia e dalla Cina, io potrei smettere e andare in giro a fare questo ma non voglio smettere voglio continuare ad allenare
Se dovesse tornare ad allenare in Italia allenerebbe una squadra ‘tipo Leicester’ o sarebbe pronto per una big come Roma o Inter?
Un buon progetto. Lo devo sentire, perché se lo sento mio io do tutto me stesso, se non lo sento non lo accetto. Anche alla Lazio? No, alla Lazio no (ride, ndr). Voglio essere onesto, la Lazio no perché la mia carriera la sto concludendo, fosse capitata agli inizi della mia carriera da professionista l’avrei accettata perché ci sono molti allenatori che hanno allenato la Roma e la Lazio. Io adesso da tifoso romanista ho avuto tanto e non allenerei per rispetto la squadra dei miei cugini. Però devo dire che li rispetto tantissimo e devo dire che mi piace tantissimo come sta giocando la Lazio
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