Claudio Ranieri, allenatore della Roma, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai media dopo la vittoria dei giallorossi contro l’Udinese per 1-0.
RANIERI A SKY
Seconda vittoria consecutiva senza prendere gol, ma soprattutto il secondo tempo…
“Non so se è il miglior segmento di partita. So però che abbiamo sofferto molto, soprattutto cercando di togliergli il contropiede. Non siamo riusciti all’inizio però a fare quanto provato in settimana, merito degli avversari. Faccio i complimenti ai miei ragazzi”.
Nel secondo tempo Florenzi e Pellegrini hanno portato qualità: è un’altra Roma con loro in campo?
“Certamente, anche perché per necessità giocavamo il primo tempo con quattro difensori centrali. Nella ripresa è stato tutto più facile”.
Nel primo tempo forse Schick e Dzeko potevano raccordare meglio i reparti?
“Facevamo molta fatica sia a tenere i reparti compatti sia a rompere la loro linea di centrocampisti. Sapevamo che era necessario fare così, soprattutto per l’autonomia di Daniele, che poi si è fatto male. La formazione iniziale è stata in funzione dei cambi che poi ho fatto”.
El Shaarawy e Dzeko sono l’immagine della Roma che si ritrova?
“Come ho detto dovevamo trovare tutti un po’ di serenità. C’era molta pressione e il nervosismo sale a mille. Tutti vogliono fare qualcosa in più e si stanno ricordando di essere squadra. Piano piano ci stiamo riuscendo a ritrovare il vero altruismo tra i giocatori”.
Che sensazione ha avuto sulla posizione e la prestazione di Zaniolo?
“La mia sensazione è che Zaniolo è un centrocampista, una mezz’ala a tutto campo ed è normale che ora, in quella posizione, stia facendo più difficoltà. Poi c’è Pellegrini, che per me ora è più agile a far dialogare i reparti. Sto chiedendo sacrifici un po’ a tutti, sempre però per il bene della Roma”.
Chi tra Milan e Lazio le fa più paura in ottica Champions?
“Onestamente credo che tutte quelle che sono lì in classifica sono squadre in salute. Dipenderà tutto dai dettagli, dai particolari. Sarà davvero una lotta serrata perché tutte stanno bene fisicamente, Ci sarà da lottare fino all’ultimo”.
RANIERI A ROMA TV
Due vittorie senza subire gol…
Lo dico sempre ai ragazzi, importante non subire perché prima o poi noi il gol lo facciamo. Abbiamo sofferto perché loro partivano in velocità. Bravi i miei a chiudere. Oggi dovevo fare il conto su quanti minuti potevano fare De Rossi e Florenzi. Nel secondo tempo con Pellegrini ho aiutato anche Cristante
Cosa hanno dato di più Florenzi e Pellegrini?
Florenzi ha fatto bene sulla fascia appoggiando palla con Zaniolo e crossando in area. Pellegrini è normale che non poteva essere lucido più di così.
Oggi Roma obbligata a sviluppare sulle corsie esterne. Bene Marcano, ma anche Jesus.
A destra il brasiliano può dare di meno rispetto al suo ruolo e non poteva dare di più negli scambi con Zaniolo
Oggi meno bene Zaniolo.
Aveva D’Alessandro che riusciva sempre a rendergli il tempo.
Cosa non ha funzionato nel primo tempo?
Il raccordo centrale e loro avevano un uomo in più in mezzo. A noi andava bene finché la giovcava l’Udinese, ma mancava il guizzo in attacco. Sapevo che Daniele non poteva durare novanta minuti e Pellegrini non può giocare una partita intera. Ecco il perché delle mie scelte.Anche Florenzi aveva solo un allenamento vero nelle gambe.
Lavorano bene Dzeko e Schick nella fase offensiva?
Schick da solo è molto più sereno e tranquillo, il gioco suo è più fluido. Oggi si faceva marcare troppo invece di farsi trovare
Le manca il sorriso però…
Sapevo che era una partita difficile, l’Udinese veniva in fiducia. Sono provato ma sono contento.
La cura Ranieri comincia a fare effetto? A che punto siamo?
Piano piano, ancora c’è tanto da lavorare
RANIERI IN CONFERENZA STAMPA
Aveva detto che non avrebbe fatto giocare insieme Schick e Dzeko, era pretattica?
No, pensavo di giocare dall’inizio con Pellegrini. Poi però quando faccio i conti la sera prima della gara vado a pesare quanto mi può giocare uno o l’altro. Sapevo che De Rossi non poteva giocare 90’, purtroppo si è immolato in occasione del gol. Ho dovuto mettere le due punte non avendo anche Nzonzi. Pellegrini è bravo in quella posizione, oltre a schermare il regista avversario sa giocare in fase offensiva. Dzeko ha fatto una settimana completa, è determinato e voglioso, è il goleador principe. Ho scelto di lasciare lui perché non è possibile che uno come lui abbia questa media: ci sta questa media meno prolifica per un anno, ma se ci regalerà delle soddisfazioni da qui a fine anno avremo più possibilità di centrare la Champions.
Sta entrando nella testa dei giocatori?
Credo che mi stimino e cercano di fare quello che gli chiedo. Vorrei di più, non sono mai contento ma va bene così anche perché ci sono caratteristiche particolari: erano abituati al 4-3-3, ho cambiato modo di pensare soprattutto degli esterni, che devono fare attacco e difesa e non sono abituati. Ma ci riuscirò.
L’Udinese.
Ci ha messo in difficoltà nei primi 5-7 minuti. Avevo detto che dovevamo essere pazienti, ma girare palla più velocemente. Loro avevano tutto il tempo di richiudersi e ripartire, sono stati pericolosi all’inizio, il palo è stato frutto di una mischia. La squadra ha cercato di giocare, ma non era facile, sapevo sarebbe stato difficile. Avevo detto di essere intelligenti, essendo troppo generosi ci avrebbero infilato in contropiede. Il gol nasce da una grande invenzione di El Shaarawy.
Lei ha vissuto il primo De Rossi, ora quello al termine della carriera da calciatore. Cosa gli consiglia per il futuro? Di continuare?
Quelle sono situazioni particolari, dipende da cosa si sente dentro. Dire basta è difficile, perché quando sei giovane ami il tuo lavoro, ma più vai avanti e più ti secca lasciarlo. Come passi i trenta pensi a quanti anni potrai fare e questo ti porta a lavorare di più, a fare le cose meglio. Quello che vorrà fare, sicuramente lo farà bene.
Dzeko ed El Shaarawy litigavano, stasera si sorridevano. I sorrisi dicono che lei sta lavorando più sulla testa.
Sono i risultati. Questa squadra vuole lottare per la Champions League, stando fuori il nervosismo ci sta. I risultati aiutano ad essere più distesi, anche durante gli allenamenti. Sto lavorando sotto ogni aspetto, voglio portare la squadra a fare quello che voglio. Si stanno sacrificando, piano piano lo faranno meglio.
Jesus e Marcano: uno era più preoccupato, l’altro con la testa più libera.
No, uno giocava fuori ruolo e l’altro nel suo. Un centrale sinistro lo metti a destra… Era preoccupato, non era nel suo brodo, mentre Ivan ha fatto molto bene. Avendo già giocato lì ecco che ha fatto una gran partita.
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